E’ Filippo Taccalozzi il destinatario della prima borsa di studio intitolata alla memoria di Luisa Pruni Piccioni, recentemente scomparsa. Filippo frequenta la classe 3^ E della scuola secondaria di primo grado Leonardo Da Vinci.
La cerimonia di consegna avverrà venerdì 29 ottobre, nei locali della scuola, in via Lanzi, a Terni.
All’alunno, oltre la targa verrà simbolicamente consegnato un assegno con la raffigurazione dell’euro e della cifra che vale la borsa di studio, ovverosia 1.000 euro.
LA LETTERA DELLA FAMIGLIA
Cara 3^ E di oggi 2021, caro Filippo: a Voi i Nostri più vivi complimenti e il Nostro grazie per la presenza ma soprattutto perché rappresentate il futuro, siete l’investimento più importante poiché siete portatori delle nostre speranze e le vostre conoscenze, la vostra intelligenza e la vostra cultura sono l’unica garanzia per una collettività sempre più consapevole, solidale e proiettata verso nuovi orizzonti ricchi di valori, capaci di realizzare con impulsi innovativi quelle spinte propulsive per conseguire traguardi per una società sempre migliore.
Oggi , in fondo , siamo qui per ricordare chi riponeva proprio in voi le speranze di come attraverso l’impegno, lo studio e il rispetto per gli altri era possibile vincere le nuove sfide delle dinamiche sociali, in cui solo la cultura rappresenta la via maestra.
E’ ad un passaggio di testimone tra generazioni ciò che abbiamo pensato in cui il passato spesso aiuta, se fatto di buoni esempi, a stimolare la ricerca continua di crescere, di diventare donne e uomini leader per il bene comune e individuale: obiettivi che si sovrappongono e che si sommano.
Era il 1° ottobre del 1965, pensate 56 anni fa, più di mezzo secolo, era un venerdì e il sabato si andava a scuola, quando ci siamo conosciuti con LUISA la prima volta: io mi feci notare subito per quanto poi dirò e Lei fece lo stesso; proprio in questa Scuola, la 1^ E della mitica Leonardo da Vinci.
Dopo 10 anni divenne mia moglie e abbiamo avuto due figli che hanno frequentato anch’essi questa Scuola, poi 4 nipoti e il più grande Francesco è qui presente ed è, proprio il primo nipote, alle soglie della 3^ media a rappresentare la nostra famiglia.
Un grazie di vero cuore alla Dirigente Scolastica e a tutto il suo staff, a tutte le funzioni istituzionali di questa eccellente Scuola, alle persone che ci hanno accompagnato in questa proposta di valorizzare certo un ricordo ma soprattutto di voler essere uno stimolo per costruire le fondamenta per un futuro: il vostro futuro, cari giovani, in un passaggio di consegne che traduca le cose buone di ciascuno in una proiezione di continuo miglioramento.
Innanzitutto la nostra famiglia esprime i più vivi complimenti al vincitore di questa borsa di studio e le semplici parole incise sulla targa come motivazione del riconoscimento esprimono la qualità di un ragazzo di 14 anni: “ riconoscimento dell’impegno e della lodevole condotta”:
A Filippo gli auguri per uno splendido futuro ricco di soddisfazioni, anche Te costituisci un esempio che è di grande stimolo per chi oggi ti guarda con ammirazione.
E’ la 1^ edizione di questa iniziativa perché la scomparsa di Luisa è recente: era il 29 marzo di quest’anno quando è stata chiamata dal Padre Celeste lasciando noi nel dolore più profondo, una donna semplice, sempre sorridente e piena di generosità e sensibilità ma altresì molto esigente con i propri figli sul piano educativo e formativo.
Chi l’ha conosciuta non può che ricordarla così con quella immediata simpatia e ammirazione che sapeva raccogliere come moglie, come mamma e come nonna per la sua dolcezza ma anche nel saper trasmettere il valore del dovere.
Consentitemi, infine, di raccontarvi brevemente una storia di altri tempi, anche per un sorriso!
Quel 1° ottobre del 1965, il primo giorno di scuola media, entrai in classe con la lezione già iniziata, poiché arrivai in ritardo, in quanto provenendo dalle scuole elementari di un paesino vicino Terni, Papigno, non avevo programmato bene i tempi e utilizzando il bus di linea mi ritrovai, in totale autonomia e per la prima volta, in una città che non conoscevo: grande atto di fiducia dei miei genitori e questo è già un primo messaggio: per crescere occorre la libertà coniugata alla responsabilità!.. nel mio caso fiducia non totalmente ben riposta!!
Mi ricordo come fosse adesso che ero stato vestito in maniera impeccabile, con un abito (giacca e cravatta e pantaloncini all’inglese, calzettoni..) tipo principe di Galles, vestito che non era mio ma di mio cugino più grande e adattato a me da mia madre che faceva un po’ da sarta : altri tempi! Non obiettai nulla, non avevo esigenze di apparenze, apprezzavo solo l’impegno dei miei genitori che ci tenevano molto, con dignità e con le disponibilità economiche da utilizzare con parsimonia. Non ero in sintesi firmato o come si direbbe oggi griffato. Vedete come anche in questo ricordo si possano trovare spunti di riflessione.
Fui accolto, interrompendo la lezione, dalla Prof. ssa Messina, docente di lettere, eccellente insegnante e persona straordinaria come valori e preparazione, la quale mi disse semplicemente “buongiorno chi sei, vieni avanti (ero assolutamente immobile e rosso in viso e stavo scoprendo un mondo nuovo!) vai al banco e la prossima volta vieni in orario”. Ebbene proprio la Sua presenza è un gesto coerente con le Sue qualità!
Non fui tanto sorpreso da questo richiamo poiché sapevo che aveva ragione e arrivare tardi non è certamente educato ma rimasi stupito dalla reazione della classe che rumoreggiava con vocii, sguardi incuriositi e risolini ironici, come per esprimere una domanda “ma dove va questo così conciato?”; ero evidentemente buffo, un po’ imbranato ( come sempre negli anni mi ricordava mia moglie), troppo curato e inadeguato per l’occasione, rispetto alla moda della città.
Ebbene, la principale artefice di tale reazione della classe fu proprio Luisa che notai subito perché mi sembrava divertirsi a prendermi i giro più degli altri e così avvenne anche negli anni successivi, lei molto estroversa e brillante, io molto più timido e riservato con l’etichetta del “secchione”, confermandosi poi così la diagnosi di “imbranato”.
Possiamo dire che quel giorno ci fu così un esempio di “bullismo buono” : ecco come ci si possa divertire nel rispetto degli altri, senza eccessi e con intelligenza.
In conclusione, è questo il ricordo, in questa 1^ edizione della Borsa di studio alla memoria di Luisa, la quale sicuramente in questo momento si sta divertendo alle mie spalle donandoci il suo sorriso.
Affido a Voi, a Filippo questo ricordo con l’augurio di serbare sempre questo sorriso, unitamente alla determinazione, fatta di impegno e sacrificio, per raggiungere tutte le cose in cui credete e sperate.