Il comune chiederà un risarcimento danni a chi gestisce la centrale di Galleto. Oggi è l’Enel. La movimentazione delle acque del lago di Piediluco, infatti, crea problemi alle sponde del lago e causa uno scivolamento del borgo verso il lago stesso.
“Il sindaco di Terni – ha detto questa mattina Stefano Bandecchi in una conferenza stampa – è la più alta autorità per la protezione civile e in base a una perizia commissionata dal comune (al dottor Mauro Borseti) si deduce che non esiste alcun pericolo imminente ma io ora so di questo problema e non posso non sapere. Quindi in questo momento scatta la necessità di scrivere ad Enel che i cittadini ternani stanno subendo dei danni sul loro territorio senza ricevere nessuna agevolazioni per quel che riguarda la fornitura di energia da parte di Enel. Due sentenze condannano addirittura il comune di Terni per aver permesso a terzi di utilizzare le acque in tutti questi anni. Il danno non viene quantizzato ma chi sa leggere o scrivere lo potrebbe quantizzare tranquillamente in un centinaio di milioni di euro, o anche più. È evidente che si apre qui quel capitolo già annunciato in campagna elettorale del risarcimento che i cittadini hanno diritto ad avere seguendo uno schema già utilizzato in Trentino Alto Adige, in Val d’Aosta o in Basilicata per il gas. I ternani non possono farsi la guerra tra poveri mentre qualcuno si arricchisce”.
Bella stessa conferenza stampa il sindaco Bandecchi e il vice sindaco Riccardo hanno anche annunciato il raggiungimento di un accordo fra AST e ASM attraverso una transazione “agevolata da noi, che per 10 anni non era stata fatta, porterà – ha detto tra l’altro il sindaco Stefano Bandecchi – nelle casse di Asm quasi sei milioni e 1,2 milioni al Comune. Queste risorse ci consentiranno di abbassare le tariffe della nettezza urbana forse anche dell’1% senza impatto per il servizio. Una transazione importante grazie a Asm, Ast e Arvedi siamo riusciti a trovare una linea comune per un quadro economico che darà molta soddisfazione al Comune di Terni”.