La vicenda è esplosa lo scorso anno, nel mese di giugno del 2019. A Terni in Rete arrivò la lamentela e il disappunto di un gruppo di abitanti nel centro storico di Terni costretti a vivere, in estate con le finestre chiuse a causa degli odori acri e dei fumi emessi da un camino di un forno.
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La vicenda suscitò inevitabilmente un provvedimento del sindaco di Terni, su indicazione della USL, che ha obbligato il titolare del forno ad eseguire dei lavori di manutenzione sul camino.
Infatti, “sulla base degli accertamenti dell’ARPA e di quelli eseguiti dal nostro personale – scriveva la USL – risulta necessario un intervento atto a contenere il fenomeno ed eliminare il disturbo arrecato alla popolazione.”
Un anno dopo – ascoltando di nuovo gli abitanti della zona – la situazione però non sembra cambiata. Venerdì sera sono volate anche parole grosse, è stata fatta intervenire la Polizia Locale.
“In sostanza – fa notare Valentina che abita nei pressi del forno – siamo nella stessa situazione di un anno fa, la sera siamo costretti a chiudere le finestre e con questo caldo posso assicurare che non è piacevole ma se lasciamo le finestre aperte siamo inondati da un fumo puzzolente, sembra di stare nella Londra dell’ottocento”.
Valentina e altri residenti della zona hanno pertanto inviato una nuova lettera al Sindaco Leonardo Latini, in tempi non sospetti, il 4 febbraio, in cui evidenziavano che “il disturbo ad oggi non è stato eliminato, il fumo continua ad avere le stesse caratteristiche precedenti ai lavori ed è solo perché, essendo inverno e tenendo chiuse le finestre di notte, ancora il disagio risulta sopportabile ma tutti siamo preoccupatissimi di dover affrontare fra pochissimi mesi l’incubo di rimanere prigionieri dentro case surriscaldate senza poter rinfrescare i locali, nelle uniche ore possibili, cioè nelle ore notturne e senza poter riposare mai in modo idoneo. Un’altra estate in queste condizioni è impensabile per noi, non siamo nelle condizioni di affrontarla. Il vero collaudo dovrebbe essere quello dell’efficacia effettiva delle misure ordinate, che erano indicate come prioritarie ma non definitive.”
A distanza di pochi mesi quello che temevano coloro che risiedono nella zona del forno, si è verificato. “Stiamo crepando dal caldo – dice Valentina – stiamo andando fuori di testa, non è cambiato niente rispetto a un anno fa nonostante i lavori effettuati, lavori in emergenza che, evidentemente, non hanno risolto il problema. Noi abbiamo chiesto al Comune di Terni che faccia un controllo per verificare se il problema è stato eliminato oppure no. Ad oggi non abbiamo avuto risposta. Noi nel frattempo siamo chiusi dentro casa con 40 gradi, non si resiste. La rabbia esplosa venerdì sera ne è una conseguenza”.
LA FOTO DI UN ANNO FA