Ancestor-Confesercenti di Terni dà un giudizio positivo sulle nuove norme che disciplinano l’uso di strumenti musicali, apparecchi e impianti acustici. Provvedimento che riguarda, soprattutto, i locali della movida.
“Dalla ordinanza sindacale sulle nuove disposizioni che disciplina l’utilizzo di strumenti, apparecchi e impianti di diffusione sonora nei pubblici esercizi.., vogliamo riprendere il terzo punto della premessa: Ritenuto che occorre, da un lato, consentire e favorire l’ordinata realizzazione delle attività ricreative e ludiche per il tempo libero, nonché le iniziative economiche del settore, e d’altro canto, garantire la vivibilità urbana quale interesse collettivo, nonché la salvaguardia del bene primario rappresentato dal diritto all’integrità psicofisica dei cittadini, oggetto di potenziali lesioni derivanti da un eccessivo ed indiscriminato inquinamento acustico.
Sono punti sui quali l’ANCESTOR-CONFESERCENTI di Terni – si legge in una nota – ha insistito nel documento rimesso all’Amministrazione Comunale nel giugno scorso, sia perché proseguendo nella politica della Confesercenti di Terni, quella delle tre “C”, quella che prevede di far interagire l’interesse della Città con quella del Commercio e dei Cittadini, sia perché troppo spesso il pericolo dell’inquinamento acustico viene sottovalutato quando diversi studi sono ormai unanimi nel correlare l’aumento di infarti e ictus in città o zone particolarmente rumorose. Una correlazione tra l’altro evidenziata in uno studio realizzato dalla Technical University Dresden in Germania dove un’analisi su pazienti deceduti tra il 2014 e il 2015 mostra un’incidenza significativa tra inquinamento acustico e infarti. E la soglia presa in considerazione è quella di 65 decibel che dimostra l’accuratezza del valore. Ed anche lo studio della London School of Hygiene & Tropical Medicine conferma come superare la soglia dei 60 decibel comporti un’incidenza del 4 per cento di perire e la probabilità del 5 per cento tra gli adulti di essere ricoverati in seguito ad un ictus, probabilità che sale fino al 9 per cento se prendiamo in considerazione gli anziani.
Non vorremmo che qualcuno dimenticasse l’analisi del processo di mappatura acustica eseguita a Terni ed approvata dalla delibera di giunta comunale il 5 ottobre 2017 con il numero 273 e da cui è emerso che l’esposizione al rumore globale della popolazione dell’agglomerato di Terni è molto elevata. Ovviamente considerando tutte le sorgenti, quindi anche il rumore delle infrastrutture stradali che è elevato. Ben il 23 per cento della popolazione è esposto a Lden≥65 dB(A) – considerando tutte le sorgenti presenti nell’agglomerato urbano di Terni, l’esposizione notturna è molto elevata.
Certo non tutto fila nell’ordinanza ed era auspicabile un doveroso, preventivo confronto con le Associazioni di Categoria, fermo restando il diritto-dovere dell’Amministrazione di decidere. Tutto è perfettibile ma resta il fatto che l’ordinanza sindacale trova il nostro plauso.
L’ORDINANZA DEL SINDACO
La direzione Economia e Lavoro, Promozione del Territorio, Ambiente rende noto che il sindaco ha firmato una nuova ordinanza che disciplina l’utilizzo di strumenti, apparecchi e impianti di diffusione sonora nei pubblici esercizi ed in occasione dello svolgimento di spettacoli.
Si tratta di un provvedimento in attesa del regolamento. L’ordinanza si adegua all’evoluzione del quadro normativo, vengono ampliate le sanzioni fino ad arrivare alla chiusura del locale in caso di reiterazione della violazione, confermati invece gli orari che consentono la diffusione musicale.
Apparecchi sonori
Negli esercizi pubblici, nei circoli privati e loro pertinenze, il funzionamento di apparecchi radio, lettori CD, televisivi, juke-box, utilizzati per diffondere musica soffusa, è consentito:
al chiuso dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 24;
all’aperto dalle 17 alle 24.
Piccoli spettacoli musicali
La diffusione di musica attraverso l’effettuazione sistematica di audizioni musicali, con o senza elementi dal vivo, può essere svolta nel rispetto degli orari:
al chiuso dalle 17 alle 01 del giorno successivo;
all’aperto dalle 19 alle 24.
Spettacoli musicali
Le manifestazioni a carattere temporaneo, (concerti, spettacoli, feste popolari, sagre, riunioni straordinarie di persone, manifestazioni di partito, sindacali, di beneficenza, celebrazioni, luna park, manifestazioni sportive) nonché gli spettacoli ed i trattenimenti svolti in luoghi pubblici o aperti al pubblico (discoteche, sale da ballo, locali notturni, teatri, ecc.) sia al chiuso che all’aperto, sono attività soggette al rilascio di titolo autorizzatorio specifico.
Deve essere svolta nel rispetto dei seguenti orari:
Manifestazioni a carattere temporaneo:
all’interno di luoghi non dedicati fino alle 01;
all’aperto fino alle 24.
Spettacoli e trattenimenti in strutture destinate:
nei locali al chiuso: nei giorni di venerdì, sabato e prefestivi fino alle 05 del giorno successivo; negli altri giorni della settimana fino alle ore 3 del giorno successivo;
all’aperto: nei giorni di venerdì, sabato e prefestivi fino alle 4 del giorno successivo; negli altri giorni della settimana fino alle 2 del giorno successivo.
Sanzioni
da 50 a 150 euro per i pubblici esercizi che reclamizzano, in qualunque modalità, le attività musicali di cui agli articoli 1 e 2, non soggette ad autorizzazione;
da 80 a 480 euro per tutte le altre violazioni.
Il Comune può procedere alla riduzione dell’orario di apertura del locale o della durata della manifestazione, nonché alla revoca della concessione per l’occupazione di spazi e aree pubbliche allorché venga accertata la violazione.
In caso di reiterazione, nei centottanta giorni, del mancato rispetto degli orari previsti, l’Amministrazione comunale dispone la chiusura del pubblico esercizio nel primo fine settimana utile. Nel caso di accertamento di tre reiterazioni della violazione nell’arco di temporale di 180 giorni la sospensione sarà fino a 15 giorni.