Le reazioni del centrosinistra alle annunciate dimissioni di Bandecchi. IL Pd parla di “atto in favore della città”.
Il Movimento 5 Stelle parla di “frase equivoca” ed “esperimento sociale” ed evoca “uno scherzo di carnevale”.
Più a sinistra, la segreteria di Rifondazione Comunista parla di “ultimo atto di una commedia tragica” e di “atto di forza nei confronti della giunta e della maggioranza”.
PARTITO DEMOCRATICO
“A Stefano Bandecchi non è mai interessato fare il sindaco, men che meno a Terni, di cui si è completamente disinteressato, non facendo nemmeno lo sforzo minimo di dissimulare. Il mezzo a cui ha affidato il messaggio (instagram) e i contenuti sono perfettamente in linea: si dimette con la leggerezza di un capocomico del villaggio vacanze per puntare, sembra, su più alte vette. L’amministrazione municipale, va detto, non prevede immunità, ma enormi responsabilità. Se ne va dunque Bandecchi compiendo il suo primo atto in favore della città. Appena pochi giorni dopo la manifestazione di piazza lanciata dal Pd e dalle forze di centrosinistra e il colloquio tra i parlamentari e i rappresentanti locali del Pd e il Prefetto. Apprezziamo enormemente il gesto, anche se frutto di motivazioni meno nobili, sperando che non sia solo uno dei siparietti tragicomici a cui ci ha tristemente abituato.
Il Partito Democratico, che in questi mesi in Consiglio comunale ha sempre tenuto come faro l’interesse della città, lancia un appello di unità alle forze democratiche perché i luoghi istituzionali tornino ad essere luogo del dibattito e Terni una città attrattiva su cui investire per il futuro delle nuove generazioni”.
Così la segreteria comunale. Il consigliere regionale, Fabio Paparelli, invece parla di “Ennesima farsa consumata sulle spalle dei ternani. Il sindaco convochi il consiglio comunale ed espliciti le reali motivazioni ed intenzioni, è insopportabile l’utilizzo delle istituzioni per sanare beghe interne di partito.
Il 20 Febbraio si chiude la finestra per il voto a Giugno, si ridia la parola agli elettori. Terni non merita altri sei mesi di commissariamento”.
I parlamentari Walter Verini e Anna Ascani: ““Le dimissioni da Sindaco sono l’unica cosa buona fatta da Bandecchi in questi mesi dalla sua elezione. Sarà interessante capire le reali motivazioni. In ogni caso, finalmente, si libera una istituzione democratica come il Comune di Terni da comportamenti estranei alla dialettica politica-istituzionale, anche aspra, che hanno offeso storia e tradizioni della comunità ternana e umbra”.
MOVIMENTO 5 STELLE
“Non farò più da qui a 20 giorni il sindaco di Terni”. La frase con cui Stefano Bandecchi ha annunciato le sue dimissioni da sindaco di Terni è quantomeno equivoca. Un fatto senza precedenti, uno scherzo di Carnevale che rappresenta la peggiore umiliazione per la città, ben oltre le violenze verbali degli ultimi giorni. Ci troviamo di fronte all’ennesimo esperimento sociale finalizzato a vedere fino a quando i cittadini ternani sopporteranno questa presa in giro. E’ evidente che le dimissioni di Bandecchi sono strumentali. Servono solo per superare il conflitto di interessi sul progetto stadio-clinica e soprattutto per minacciare e richiamare all’ordine i suoi eletti e rappresentanti di giunta con lo scioglimento del consiglio comunale. Se Bandecchi arriva a tanto per farsi obbedire da una maggioranza composta da rappresentanti di un solo partito che senza di lui non prenderebbero nemmeno un voto vuol dire che è in grave difficoltà. Inaccettabile che le spaccature interne ad Alternativa Popolare possano gettare la città in una situazione di totale instabilità. L’ennesima azione di totale mancanza di rispetto verso la democrazia e le istituzioni che abbiamo visto in questi mesi in un quadro di devastazione della città”. Così la deputata Emma Pavanelli, il consigliere regionale Thomas De Luca, il consigliere comunale Claudio Fiorelli e Luca Simonetti, referente territoriale del Movimento.
RIFONDAZIONE COMUNISTA