Quando i vicini di casa li hanno visti, per due volte, uscire da un appartamento con dei borsoni ed un secchio pieno di oggetti hanno detto loro che “stavano ripulendo la casa del loro amico”. Ma quel “ripulire” significava rubare due biciclette in carbonio del valore di circa 8.000 eurononché numerosi oggetti ed effetti personali di un ternano di 49 anni che si trovava ricoverato in ospedale. I vicini, che comunque si sono insospettiti, hanno avvertito i famigliari dell’uomo e questi la Polizia.
Una pattuglia della Squadra Volante, passando nei pressi della stazione ferroviaria, nota due persone che stanno discutendo animatamente e li identifica: uno è la vittima del furto, appena dimesso dall’ospedale, l’altro è un romeno di 33 anni, senza fissa dimora in Italia e con numerosi precedenti, anche per furto. Il ternano riferisce agli agenti che ha il sospetto che sia stato proprio lo straniero “a ripulirgli casa”, ma lui nega e al termine degli accertamenti viene denunciato e rilasciato. Gli agenti però non lo perdono di vista e quando lo vedono entrare in un palazzo del centro lo seguono. Nel cortile i poliziotti trovano le due biciclette rubate, mentre dalle finestre dell’appartamento al seminterrato scorgono i borsoni ancora pieni degli oggetti del ternano. Così viene identificato anche il complice: è un romeno di 52 anni, anch’egli con precedenti di polizia. Entrambi gli stranieri sono stati denunciati per furto in abitazione in concorso e le loro posizioni sono al vaglio dell’Ufficio Immigrazione per l’eventuale allontanamento dal Territorio Nazionale per motivi di pericolosità sociale.