“Messaggi piumati tra foglie intorpidite”, nuova opera di narrativa di Francesco Pullia, edita da FuturaLibri, è la sua ventiduesima pubblicazione. 96 pagine intrise di una fortissima componente spirituale di cui hanno parlato l’editore Fabio Versiglioni, lo scrittore Giuseppe Moscati, l’attore e autore Stefano de Majo.
Presenti anche il sindaco Leonardo Latini e l’assessore comunale alla cultura Maurizio Cecconelli.
“Questo libro, spiega l’autore, raccoglie dei racconti scritti dal 2019 fino agli inizi di quest’anno e rispecchia un po’ le vicissitudini che ho avuto nell’ultimo periodo. Ma continua, in un certo senso, il mio discorso, la mia ricerca letteraria fondata sulla compresenza, compresenza tra assenti e presenti tra assenti e viventi. Una compresenza capitiniana che raggruppa tutti gli esseri senzienti. Quindi è un libro corale in cui si può ritrovare il mio amore per gli altri esseri: piccioni, gatti c’è anche un ocone, Gastone l’ocone, un cane che dialoga con il divino. C’è molta malinconia, ma nello stesso tempo l’occasione di poter guardare il mondo con altri occhi e di spingerci verso l’altro, verso l’altrove e dare un senso più profondo alla nostra vita.”
Come si legge nella quarta di copertina dell’opera “una singolare e rara propensione a rinvenire ovunque incantazione, una visione in cui sogno e imprevisto si fondono a quanto viene comunemente accreditato per reale, favorendo sospensione e annullamento tra mondo fisico e non.”