Si intitola “I giovani devono” il libro del ternano Marco Petrelli che ha come sottotitolo “I pericoli della manipolazione spiegati alla Generazione Z, dalla religione al patriarcato”.
“I giovani devono” nasce dalle osservazioni di un giornalista interessato alle tecniche di manipolazione e di controllo della vita altrui, scrive l’autore, da cosa siano motivate e dai danni che esse possono provocare.
Osservazioni, appunto, che possono diventare spunti di riflessione per ragazzi e genitori.
“I giovani devono” è una frase che tutti noi ci siamo sentiti rivolgere come sprono ad impegnarci in qualcosa che, chi ci ha preceduti, avrebbe mancato per “cecità”, indifferenza, mancanza di opportunità.
Una frase fatta, dunque, inserita a forza alla fine di interventi orientati su tematiche sociali, culturali, religiose, ambientali. Una esortazione pregna di retorica. E, poi, esortazione a nome di chi? E per quale scopo?
Influenzare le menti delle persone è sempre stato l’ambito obiettivo di politici, statisti, pensatori. Se poi le menti sono quelle dei giovani ancora meglio, perché permeabili alle esperienze ed alle tendenze del mondo.
D’altronde lo slancio, l’idealismo e la genuina semplicità dei ragazzi e delle ragazze, sintetizzabile in “a 16 anni la prudenza è vigliaccheria e il coraggio un obbligo”, è interpretato da alcuni come viatico da sfruttare a vantaggio personale o di una causa, facendo altresì leva sulla passione e sulle forze fresche giovani che, se ben “inquadrati”, sono capaci di darsi anima e corpo per un obiettivo.
E sebbene percepibili come minoranza, quegli “alcuni” hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi un pericolo enorme. Pericolo sopravvissuto al mutamento dei tempi e dei costumi, che ha attraversato i secoli sacrificando ai proprio fini la libertà e la vita di milioni di persone.
Da queste considerazioni parte “I giovani devono”, studio dei contesti nei quali è più facile esporsi e finire per essere usati. Ed anche la condivisione dei pro e dei contro di esperienze vissute dall’autore, ragazzo più grande, con la “Generazione Z”.
“I giovani devono” arricchito dalla prefazione del criminologo Francesco Galvano.
Marco Petrelli è nato a Terni nel 1983, laureato in Storia all’Università di Firenze ed in Storia e Società all’Università degli Studi di Roma Tre, è giornalista, fotografo e saggista.
Ha all’attivo diverse pubblicazioni di carattere storico per MURSIA, BBC History, Ligne de Front e Aero Journal. Cura la collana “AEROVIE” per Eclettica Edizioni.
Come fotoreporter ha realizzato reportage in Libano ed in Kosovo seguendo le missioni ONU e NATO e nelle aree colpite dal sisma 2016.
“I giovani devono” è il suo primo libro “auto-pubblicato”, nonché un’esortazione all’analisi ed al confronto per adolescenti, adulti e giovani adulti.