“La mostra è un racconto dell’antropizzazione della Valnerina ad opera dei Paleoumbri e di quella che diventerà poi la tribù che si stanzierà in loco, i Naharki.”
Così Fausto Segoni in merito a “IV Millennio” a cura di Franco Profili, allestita al Museo Archeologico Claudia Giontella di Terni. L’artista spoletino ha messo a dialogo con i reperti del museo le proprie opere connotate da una ricercata eterogeneità spaziando tra pittura, scultura, grafica, installazioni.
“Con “IV Millennio” di Fausto Segoni la sfida con la collezione permanente del Museo Archeologico di Terni si rinnova, spiega il curatore Franco Profili, per arrivare alla realizzazione di un progetto che dialoga e si confronta, come mai successo prima, con l’identità, la cultura e l’evoluzione degli Umbri e in ambito locale, dei Naharki di 3000 anni fa. L’artista spoletino è cresciuto a forza di progetti meditati e sviluppati nel tempo e da questa modalità di lavoro deriva il percorso proposto sala per sala, in un crescendo che mette a dialogo con i reperti del museo pittura, argilla lavorata, sassi di fiume, effetti sonori, sagome e lavori in filo di ferro o rame, terre dai monti sacri umbri, foglie come supporto di scrittura, spray e impronte, dee in tacchi a spillo e dei in cravatta trasformati in costellazioni e punto di partenza della mostra una sorta di mappa storico-antropologica dell’Umbria interamente disegnata a mano. Questa è una mostra particolare, è una mostra che merita di essere vista più volte perché a livello visivo palesa alcune cose che però, se non vengono accompagnate dai testi, dai fogli di sala che, opera per opera, Fausto ha scritto e che spiegano il soggetto e la sua interpretazione in chiave contemporanea della storia, sfugge sicuramente il significato di gran parte dell’esposizione”.
“Con “IV Millennio” Fausto Segoni imposta una connessione fra la storiografia e l’estetica contemporanea. La revisione delle culture preromane, appenniniche e dell’Italia Centrale, di cui il Museo Archeologico di Terni custodisce importanti testimonianze, aggiunge il critico d’arte Davide Silvioli, costituisce il punto di partenza dell’indagine dell’artista, nonché la ragione per delineare un parallelismo, una contaminazione, fra l’antichità e il presente storico. Toccando temi locali dal valore universale, attraverso la loro trasposizione nel campo delle arti visive, l’autore, fra congruenze e divergenze, ipotizza punti di permeabilità fra cronologie e codici espressivi distanti e in questo modo, tramite un serrato confronto con il passato e mediante la relativa traduzione nei termini del proprio linguaggio artistico, arriva, indirettamente, a toccare temi cogenti della nostra attualità.”
La mostra “IV Millennio” di Fausto Segoni rimarrà aperta al pubblico fino al 22 agosto dal giovedì alla domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Sabato e domenica è consigliata, ma non obbligatoria, la prenotazione: 0744 1031864, [email protected].
Sabato 17 luglio si terrà la presentazione del catalogo con testi di Franco Profili, Davide Silvioli, Anna Cochetti.