La precedente ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Terni su richiesta della Procura della Repubblica, era stata eseguita dalla Polizia di Stato di Terni il 22 dicembre scorso, quando nei confronti del 56enne italiano si erano aperte le porte del carcere per i reati di violenza sessuale nei confronti di minori.
L’indagine della Squadra Mobile era stata avviata, con il coordinamento della Procura della Repubblica ternana, a seguito della segnalazione di una psicologa che aveva raccolto le dichiarazioni di una delle tre giovani vittime, due delle quali 17enni. Con il 56enne in carcere, le indagini della Squadra Mobile sono proseguite ed hanno fatto luce su ulteriori presunti abusi dell’uomo nei confronti di altre due persone: una 17enne, sua nipote, che dall’estate 2019 all’estate del 2020 sarebbe stata vittima di attenzioni particolari, nonché una ragazza di 26 anni residente fuori regione, anche lei vittima, circa tre anni fa, di presunti abusi all’interno di un ascensore, episodio per il quale, tuttavia, aveva deciso di non sporgere querela.
A seguito dei nuovi elementi acquisiti, la Procura di Terni ha chiesto ed ottenuto un’ulteriore misura cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, nella mattinata odierna notificatagli direttamente in carcere dagli agenti della Squadra Mobile.