Il carrello della spesa appesantisce sempre di più i bilanci delle famiglie italiane e ternane. E’ caccia alle offerte nei supermercati e nei discount alla ricerca del prezzo più basso. Frutta e verdura sono diventate un lusso, idem la carne e il pesce. Tutto ciò nonostante anche nel mese di giugno si sia assistito a un rallentamento dell’inflazione che a Terni è stata del 6,9% rispetto a maggio. Un po’ più alta della media nazionale che è stata del 6,4%.
Rispetto a due anni fa comunque i prezzi al consumo sono aumentati del 20%.
I servizi statistici del comune hanno diffuso i dati e così scopriamo che i prodotti alimentari sono aumentati del 10,8%: il prezzo delle carni è salito del 7,3%, quello di latte, uova e formaggi del 13,4%, quello del pane del 10,9%, quello degli oli e dei grassi del 17,8%, quello della frutta del 9,1%, quello della verdura del 16,1%. Si registra un forte aumento del prezzo dello dello zucchero, delle confetture e del cioccolato +16,4%; netto aumento anche per le acque minerali e i succhi di frutta +13,7%. Per le bevande analcoliche l’aumento è stato del 10,3%
Anche le vacanze (chi se le può permettere) incidono sull’inflazione. I biglietti del treno registrano un aumento del 4,4%; quello delle navi del 4,2% e quello degli aerei del 23,4%. I pacchetti vacanze fanno registrare un aumento medio del 17,7%.
Si fa sempre più fatica a mantenere un tenore di vita decente.