Questa mattina 18 dicembre presso la Casa Circondariale di Terni, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto la celebrazione prenatalizia con detenuti e operatori del carcere, alla presenza del direttore della Casa circondariale di Terni Luca Sardella, del comandante della Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, dell’assessore alle politiche sociali e welfare del Comune di Terni Viviana Altamura, del direttore della Caritas diocesana don Giuseppe Zen, del cappellano del carcere padre Massimo Lelli, di padre Danilo Cruciani, padre Luca Atzeni, del diacono Ideale Piantoni, di Martina Tessicini presidente dell’associazione di volontariato San Martino, della responsabile del settore carcere della Caritas Nadia Agostini, di altri volontari e operatori.
All’ingresso del carcere, il vescovo ha ammirato il grande presepe realizzato da un detenuto Alta Sicurezza 3, in collaborazione con altri detenuti dello stesso circuito. Il presepe è ambientato nella Roma antica, rappresentata dal Colosseo, e nella Roma cristiana rappresentata dalla basilica di San Pietro, con la natività sospesa su una nuvola che domina dall’alto il paesaggio sottostante. Un presepe artigianale, frutto di un lavoro iniziato da mesi, con i vari pezzi realizzati all’interno delle camere detentive.
«Sono contento di essere qui e di poter augurare a voi un felice Natale – ha detto il vescovo – Il Natale ci ricorda la nascita di Gesù che si è fatto uomo, segno di speranza, che scaccia le tenebre che affliggono le persone. Lui si dona a noi, perché possiamo essere liberi; quella libertà interiore, che nessuno potrà mai togliere: non può esserci un detenuto che non vive la libertà dei figli di Dio, come molti altri che, al di fuori di qui, in libertà, vivono però in schiavitù, perché sono incatenati dal proprio egoismo. Gesù si fa piccolo ed entra nella storia del mondo e nella storia di ciascuno di noi, è un incontro con una persona viva da cui imparare il senso autentico della vita».
Al vescovo sono stati donati, da parte dell’amministrazione penitenziaria, una bottiglia di essenza di lavanda prodotta in carcere e dei biscotti realizzati dalla panetteria all’interno della Casa Circondariale.
In segno di solidarietà con i detenuti, come gli scorsi anni, la Caritas diocesana e l’associazione di volontariato San Martino, in occasione del Natale, hanno donato 250 panettoni per i detenuti per il pranzo di Natale.