Un canto lirico, virtuoso e malinconico, caratterizzato da un’assoluta libertà di espressione nella quale la concretezza della realizzazione scenica è totalmente reinterpretata nella rapidità d’esecuzione.
Sandro Sansi è un artista sensibile che con una capacità gestuale fluida, modulata e sicura concepisce fascinazioni cromatiche dalle infinite possibilità evocative.
I suoi sono sguardi d’amore intrisi di sottile poesia, forme riconoscibili che si ricompongono in una relazione profondamente emotiva.
Sansi ha una propria originale cifra stilistica che denota una grande capacità di cogliere l’essenza della realtà con esiti estremamente raffinati che raggiungono una dimensione intima di grande suggestione.
Una selezione di opere dell’artista Sandro Sansi è in mostra all’Archivio di Stato di Terni. Il tema trattato è quello delle processioni religiose che è stato anche oggetto di un incontro con il ricercatore di storia locale Filippo Filipponi.
“Sono sempre stato affascinato dalle funzioni religiose. Andavo sempre in villeggiatura in Sabina – racconta Sansi – e assistevo spesso alle processioni che erano stupende, per cui mi sono un po’ entrate nella testa e mi è piaciuto di riportarle sulla tela, soprattutto di giocare con i colori”.
“L’Archivio di Stato di Terni ha promosso un’iniziativa culturale in collaborazione con il maestro Sandro Sansi, ha evidenziato il direttore Cecilia Furiani, che ha trattato temi di grande interesse. Tenuto conto che l’Archivio conserva memorie relative alla storia della città in merito a riti sacri e tenuto conto che siamo in un mese di passione e festa, abbiamo ritenuto importante attivare questa manifestazione che comprende un convegno dedicato a questi aspetti della cultura e all’intenso itinerario artistico di Sandro Sansi.”
L’Archivio di Stato ha voluto poi dare completezza all’evento esponendo alcune testimonianze documentarie tratte dalle Riformanze, ovvero delibere del Consiglio comunale che esprimono nei secoli lo spirito religioso della comunità ternana, che si concretizza attraverso riti, processioni, tradizioni culturali.
La mostra di Sandro Sansi rimarrà aperta a Palazzo Mazzancolli fino al 15 aprile.