Per il 22 luglio i lavoratori stagionali dell’azienda Eskigel hanno proclamato un presidio davanti alla prefettura di Terni affinché venga loro garantita la continuità occupazionale e la parità di trattamento. Sulla vicenda la deputata 5Stelle in commissione Lavoro alla Camera Tiziana Ciprini ha presentato un’interrogazione al ministero del Lavoro e al ministero dello Sviluppo economico.
“Ciò accade perché, nonostante lo scorso anno sia stato stipulato un accordo aziendale tra le Rsu ed Eskigel, quest’ultima sembrerebbe preferire non richiamare i lavoratori fino ad ora impiegati e non rinnovare loro i contratti a tempo determinato in somministrazione – spiega la deputata 5Stelle in commissione Lavoro Tiziana Ciprini – il tutto per non pagare il contributo addizionale dello 0,50% previsto dalla legge per ogni rinnovo, mettendo a rischio la continuità lavorativa e i livelli occupazionali e contraddicendo le finalità dell’accordo siglato. Ancora ad oggi, non sono chiari gli obiettivi e le scelte dell’azienda, generando chiaramente preoccupazione tra i lavoratori stagionali in somministrazione, composti principalmente da donne tra i 40 e i 50 anni, il cui timore è di non vedersi rinnovato il contratto e garantita la continuità di occupazione, come prevede l’accordo siglato nell’ottobre 2018. È quindi comprensibile, afferma Ciprini, l’apprensione di queste persone che lavorano nell’azienda da oltre 20 anni e che difficilmente possono trovare una nuova collocazione in un territorio come quello di Terni, già duramente provato dalla crisi. A tale proposito, ho presentato un’interrogazione al ministero del Lavoro e al ministero dello Sviluppo economico affinché venga convocata urgentemente l’azienda Eskigel, al fine di conoscere in maniera chiara quali siano le intenzioni della stessa in merito al futuro dei lavoratori stagionali. Ai dicasteri – conclude Ciprini – ho richiesto inoltre l’individuazione di percorsi che abbiano l’obiettivo di garantire una continuità lavorativa, al fine di scongiurare ogni rischio di ricadute sugli attuali assetti occupazionali”.