Lo svizzero Nicolas Salloum, 21 anni, è il protagonista assoluto della 33esima edizione del concorso pianistico internazionale “Alessandro Casagrande”.
Il talentuoso, ieratico pianista elvetico ha infatti vinto il primo premio assoluto e tre dei quattro premi speciali: il premio del pubblico (offerto dal Lions club host Terni), quello del più giovane concorrente (offerto dalla famiglia Scarficcia) e il premio De Rosa (offerto dal Rotary club Terni) per la migliore esecuzione di una Sonata di Beethoven. Il premio (elargito dalla famiglia Benucci) per la migliore esecuzione di un brano di Casagrande era stato annunciato nella serata di giovedì a favore del russo Skomorokhov.
La giuria internazionale, presieduta dal maestro Carlo Guaitoli, ha anche assegnato la piazza d’onore al 28enne Mashimo Wataru e il terzo posto al 29enne Yuto Takezawa, entrambi giapponesi.
Per il concerto finale di sabato sera al teatro Secci il musicista svizzero ha eseguito il concerto 54 di Shumann e i due finalisti nipponici hanno suonato il concerto 58 di Beethoven, suggellando così una edizione del Casagrande particolarmente ricca e seguita, come non si ricordava da tempo.
Una serata conclusiva, quella di sabato, che ha rispettato le attese della vigilia: teatro Secci pieno, emozioni vibranti, grande musica e forte personalità dei tre finalisti che si sono esibiti con l’Orchestra sinfonica abruzzese diretta da Marco Zuccarini, sotto lo sguardo vigile dell’autorevole giuria internazionale.
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato, tra gli altri, l’assessora comunale alla cultura Michela Bordoni, Emiliano Barcaroli per la Fondazione Carit che ha messo a disposizione il montepremi per i tre finalisti, il consigliere regionale Luca Simonetti, Giovanni Scordo di Arvedi Ast, le famiglie ternane che hanno ospitato i giovani concorrenti, l’ingegner Fazioli della omonima casa costruttrice di pianoforti, come quello lunga coda, prestigiosissimo, sul quale si sono misurati i pianisti in concorso.
Questa edizione della competizione dedicata alla memoria del compositore e pianista ternano segna dunque un ritorno in grande stile del prestigioso concorso pianistico che nel tempo ha costituito il banco di prova e il trampolino di lancio di alcuni dei pianisti più significativi degli ultimi decenni.
Certamente uno dei pochi momenti in grado di proiettare la città di Terni su di un palcoscenico internazionale. La stessa, crescente partecipazione del pubblico alle prove eliminatorie pomeridiane è stata una ulteriore testimonianza di una ritrovata vicinanza ed interesse verso questa manifestazione la cui prossima edizione è prevista nel 2028.
Da qui a quella data però la stessa Fondazione Casagrande sta lavorando ad importanti progetti insieme ad altre, autorevoli realtà del territorio.
Emozione e soddisfazione sono state espresse dalla presidente della Fondazione Casagrande Elena Benucci e dal maestro Carlo Guaitoli per la particolare vicinanza del pubblico nell’intera settimana di prove eliminatorie e per il livello altissimo dei concorrenti in gara.