Sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it). La delegazione FAI di Terni propone tre visite: Camera di Commercio-Liceo Classico, Santa Maria delle Grazie, Bacino del Rio Grande. La Camera di commercio e il liceo classico Tacito sorgono all’interno del nucleo storico di Terni, in una zona rimasta a lungo inedificata del circuito delle mura medievali e conosciuta come Camporeale, dal nome di una delle più antiche e nobili famiglie ternane che vi risiedeva. Si tratta di edifici realizzati negli anni ’30 del Novecento in stile razionalista su progetto dell’ingegnere amerino Angelo Guazzaroni. L struttura che ospita la Camera di Commercio fu edificata nel 1933, lungo viale Cesare Battisti, uno degli assi su cui si imposta la città moderna, caratterizzato da una torre angolare con un orologio che rappresenta il fulcro architettonico del complesso. Al 1936 risale invece il Liceo Classico Tacito, sempre in stile razionalista e con simili caratteri monumentali, come le ampie finestrature che danno su interni particolarmente luminosi, il portico centrale in travertino e la scalinata di accesso. Si tratta di beni usualmente chiusi al pubblico, in quanto utilizzati come sede di uffici pubblici e come struttura scolastica. L’edificio della Camera di commercio ospita inoltre una ricca collezione di arte moderna, composta da quadri di autori locali legati alla scuola ternana sorta tra gli anni ’40 e ’50 del Novecento, abitualmente non fruibili al pubblico. Anni di abbandono avevano portato la chiesa e il parco Santa Maria delle Grazie ad una situazione di grave abbandono. Cospicue infiltrazioni di acqua piovana dal tetto della chiesa hanno fortemente danneggiato la decorazione pittorica interna. Nel 2018 l’Azienda USL Umbria 2, proprietaria del complesso di Santa Maria delle Grazie, ha provveduto a un intervento di ristrutturazione del tetto e nel 2019 ha affidato a titolo gratuito per 33 anni la chiesa alla Confraternita San Giuseppe e San Francesco di Paola, la quale ne ha iniziato subito il consolidamento e il restauro e nel marzo 2021 l’ha riaperta al culto dopo 25 anni. Nel 2019 è stato riaperto al pubblico anche il parco circostante, di impianto secolare, dopo il necessario intervento di messa in sicurezza con la sostituzione degli alberi giudicati pericolosi e nuove piantumazioni. Il Bacino del Rio Grande è un luogo di suggestiva bellezza, un tempo risorsa economica, oggi risorsa ambientale, turistica, sociale e formativa. Incastonato nel complesso dei Monti Amerini e con essi Sito di Interesse Comunitario (SIC), il Rio Grande è un torrente tributario del Tevere che nei pressi di Amelia incontra due sbarramenti: una prima diga di monte detta la Para – di probabile matrice romana, ma rifatta nel Duecento – che ha generato il Lago Vecchio e una seconda di valle detta dei Finestroni – frutto della giustapposizione tra le strutture idrauliche medievali e un ponte del 1880, parzialmente ricostruito dopo un bombardamento della Seconda Guerra Mondiale – dalla quale, ricevuto l’afflusso del fosso di Macchie con cui costituisce un ulteriore bacino lacustre, si getta nella valle sottostante. Grazie a questi due bacini, Amelia disponeva di una notevole riserva idrica, ora venuta meno a causa del progressivo interramento degli stessi. Un bene storico quindi di valore inestimabile inserito in un paesaggio incontaminato, per secoli fulcro della biodiversità animale e vegetale circostante. Grazie anche al successo riportato nel censimento dei Luoghi del Cuore 2020, primo sito in Umbria, sono in fase di stanziamento i fondi necessari al ripristino almeno parziale del sistema di deflusso delle acque piovane. Rimangono, però, da superare alcuni ostacoli amministrativi. La passeggiata di 3,5 km permetterà ai visitatori delle Giornate FAI di scoprirne gli aspetti storici e naturalistici. Per la visita, su prenotazione, si consiglia abbigliamento comodo.