Oggi potrebbe essere la giornata decisiva per conoscere il destino della città. Il Consiglio Comunale, dopo che ieri è mancato il numero legale, è stato convocato per questo pomeriggio. All’ordine del giorno la dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente e le comunicazioni del sindaco Leopoldo Di Girolamo in merito alle proprie dimissioni.
La seduta, aperta alle 15.30, è stata subito rinviata per mancanza del numero legale.
Ore 15.53 La seduta è ripresa con gli interventi dei Enrico Melasecche e Francesco Ferranti che hanno chiesto che al primo punto dell’ordine del giorno ci siano le dichiarazioni del sindaco in merito alle proprie dimissioni. Il Consiglio ha approvato ed il sindaco ha annunciato l’irrevocabilita delle sue dimissioni.
“E’ una decisione molto sofferta – ha detto Di Girolamo – come lo sarebbe per chiunque fosse stato chiamato dal libero voto dei cittadini a guidare e rappresentare la propria città. Forse lo è ancor più per chi, come me, ha sempre cercato di esprimersi, nella vita pubblica e in quella privata, seguendo l’ etica della responsabilità. Quella che porta a collocare il proprio interesse personale e politico solo all’ interno di quello più generale”.
Dopo gli interventi dei rappresentanti di diversi gruppi consiliari di opposizione e di maggioranza, il consiglio è stato sospeso per una riunione della maggioranza stessa. Alla ripresa dei lavori è però mancato il numero legale. Il consiglio comunale è convocato anche per domani, sabato 17 febbraio, con inizio seduta alle ore 15.30 per discutere e votare il punto all’ordine del giorno relativo al dissesto finanziario dell’Ente.
Le fasi salienti del Consiglio sono trasmesse in diretta sulla pagina Facebook di Terni in Rete.
LE REAZIONI
La Lega parla di “Decisione tardiva, dovuta non solo alla disastrosa gestione di governo del PD che ha condotto la città al dissesto finanziario, ma anche alla disgregazione politica di un centrosinistra lacerato da lotte intestine, lontano dal sentire della gente e privo di qualsiasi visione programmatica sia a livello locale che nazionale. Come Lega – ha aggi8unto il consigliere regione, Emanuele Fiorini – vogliamo lanciare un appello a tutte le forze vive della città, alle realtà civiche del territorio e ai rappresentanti delle categorie, delle professioni, dei sindacati, al mondo economico, imprenditoriale, culturale e sociale nel suo complesso, affinché ciascuno si assuma delle responsabilità in vista della costruzione di un percorso politico che possa condurre la nostra città fuori da questo baratro e verso il futuro che merita. E’ necessario costruire un’alternativa che si fondi su capacità e professionalità in grado di offrire rispost concrete ed efficaci a tutte le criticità della nostra Terni”.
FRATELLI D’ITALIA
Secondo Marco Cecconi “cala il sipario sulla peggiore amministrazione comunale dell’ultimo quarto di secolo, che lascia in eredità non solo una crisi gravissima foriera di uno scollamento mai visto tra la società civile e la politica. Non solo la deriva di una città abbandonata a se stessa dall’immobilismo di un’Amministrazione schiacciata da mesi e mesi di debiti e inchieste giudiziarie. Un’Amministrazione che lascia in eredità anche la debacle del fallimento, il cosiddetto dissesto, che trasferirà sulle spalle dei ternani per gli anni a venire le colpe di Di Girolamo & C., caricando cittadini senza colpa di tagli ai servizi e inasprimento alle stelle della pressione fiscale.
Per Di Girolamo-uomo, umana comprensione e dovuto rispetto. Ma, politicamente, per dimissioni che sarebbero dovute arrivare almeno un anno e mezzo fa, quando noi le abbiamo chieste subito dopo l’annuncio dello stato di predissesto del Comune di Terni, no, non c’è e non ci può essere onore delle armi: perché il tempo perso ha aumentato il danno e la vergogna, dentro e fuori Palazzo Spada” .
Secondo Paolo Crescmibeni, “Oggi Terni è stata disonorata da un dissesto annunciato da anni che avrebbe potuto essere evitato se questa Amministrazione avesse avuto la lungimiranza, le competenze, la passione sociale e civile e l’amore per questa città, tutte cose che sono invece mancate.
E aggiungo, se avesse avuto anche un minimo di intelligenza politica. Infatti mai, mai, mai una sola volta avete aperto la stanza delle decisioni all’apporto della opposizione; avete preferito affogare piuttosto che aprirvi ai rappresentanti di tutta la città per salvare Terni e i Ternani da un disastro annunciato.
Avete dimostrato di avere più a cuore il partito che la città, più gli interessi dei vostri ambiti che gli interessi veri dei cittadini.
Ora o mai più – conclude Crescimbeni – è il momento in cui tutti i cittadini di buona volontà, ai quali sta a cuore la nostra comunità, animati da autentica passione civile e sociale e di comprovata onestà si riuniscano, ripuliscano Terni dalle macerie da Voi lasciate ed inizino subito la ricostruzione istituzionale, economica e sociale della nostra amata Terni.