Revocata la procedura di licenziamento collettivo attivato l’11 maggio scorso per i dipendenti della Tct. La decisione è stata presa in seguito all’incontro delle segreterie di Fim, Fiom e Fismic insieme alle Rsu con la proprietà dello stabilimento che taglia e commercializza tubi per il Tubificio, assistita da Confindustria Umbria, consequenziale a quelli del 18 e 25 maggio, come prevede la procedura di esame congiunto in ordine al licenziamento collettivo per cessazione dell’attività.
Dopo un’ampia e articolata discussione, si legge in una nota sindacale, si è concordato anche l’attivazione della cassa Integrazione guadagni straordinaria (CIGS) per cessazione dell’attività; la richiesta da parte della Tct al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la partecipazione del ministero delle Imprese e del Made in Italy della convocazione per l’avvio della CIGS per cessazione dell’attività e la richiesta, sempre da parte dello stabilimento di Strada di Recentino, di convocazione alla Regione dell’Umbria per l’attivazione delle politiche attive del lavoro.
Su richiesta delle organizzazioni sindacali le società del gruppo Koenig Metal, Kgt e Tecno Multiservice si sono rese disponibili ad assorbire ulteriori lavoratori oltre a quelli già assunti.