“Aderiamo alla mobilitazione della Rete Umbra per l’Autodeterminazione e invitiamo tutte le consigliere e tutti i consiglieri a fare altrettanto.”
Così i gruppi consigliari di Movimento Cinque Stelle, Pd, Senso Civico e Terni Immagina in una nota congiunta.
“La Rete Umbria per l’Autodeterminazione, spiegano, chiede il rispetto della legge n. 194 e dei diritti sessuali e riproduttivi. Riteniamo inaccettabile che all’ospedale di Terni non venga praticata
l’interruzione volontaria di gravidanza chirurgica né somministrata la RU. Una situazione che comporta il congestionamento dell’ospedale di Narni, dove il personale è ridotto e già si trova a dover garantire altri servizi, una situzione che determina anche la mancata formazione di generazioni di professionisti.
Va incentivata la libera diffusione dei metodi contraccettivi, che devono essere agevolati a livello fiscale e contributivo. Va garantito che l’ospedale di Terni pratichi sia l’interruzione volontaria di gravidanza chirurgica che quella attraverso la somministrazione di RU.
E’ necessario che anche i consultori possano attendere alla somministrazione di RU. Per questo abbiamo inteso aderire alla campagna regionale di tanti comuni e per questo il capogruppo del M5s Federico Pasculli, a nome di tutti i gruppi di minoranza, ha protocollato un atto di indirizzo che impegna l’amministrazione a liberarsi dall’ideologia, a rivendicare servizi per il territorio e a tutelare effettivamente la libertà di autoderminazione di ogni donna, cosi come prescritto dalla legge 194″.