Sulla vertenza Sicuritalia, di cui si sta molto discutendo in questi giorni a Terni anche per le incomprensioni sorte fra sigle sindacali, interviene con una propria nota il segretario regionale della UGL, Roberto Perfetti.
“E’ noto a tutti – scrive Perfetti – che la nuova proprietà di AST è impegnata in riorganizzazione aziendale e nuovo piano industriale, di cui ne abbiamo apprezzato le dichiarazioni e i buoni propositi del Cavalier Arvedi.
Negli ultimi giorni come sindacato di categoria della vigilanza privata, siamo stati informati da Sicuritalia , come tutte le altre Organizzazioni sindacali, della riduzione di alcuni servizi presso AST.
Il nostro approccio, è stato subito quello di trovare soluzioni al fine di evitare ricadute negative sui lavoratori occupati e sulle loro famiglie, ed al momento la situazione, anche grazie alla disponibilità dei lavoratori e della direzione di Sicuritalia è stata gestita nel migliore dei modi.
In questi ultimi giorni – aggiunge la UGL – stiamo assistendo ad un crescendo di polemiche sulla stampa locale e a contrapposizioni tra organizzazioni sindacali e associazioni nazionali di categoria della vigilanza, con richieste di tavoli istituzionali locali nazionali e ministeriali.
A nostro avviso la vicenda va discussa in primo luogo in sede sindacale e aziendale, al fine di verificare le eventuali proposte della proprietà e gli effettivi margini di soluzioni condivise tra le parti, in secondo luogo confidiamo negli impegni presi dal Gruppo Arvedi in merito alla salvaguardia dell’occupazione nel sito ternano e sul territorio, e da ultimo, la vicenda in discussione non presenta almeno per ora e speriamo nemmeno in futuro la necessità di un tavolo di crisi
occupazionale.
In questo momento delicato con evidenti difficoltà che provengono dalla guerra in atto in Ucraina, invitiamo tutti alla responsabilità, affinché si trovino soluzioni in sedi aziendali, e si evitino speculazioni di parte, considerati i prossimi appuntamenti che vedono tutti i lavoratori delle Acciaierie di Terni democraticamente impegnati al rinnovo delle rappresentanze sindacali.