Valorizzare il territorio in chiave di sviluppo sostenibile promuovendo una rigenerazione non soltanto legata agli aspetti urbanistici, ma all’insieme delle dinamiche produttive e sociali. È l’obiettivo del progetto Urban Re-Generation avviato a Terni per costituire il primo Distretto italiano della Sostenibilità, dell’Economia circolare e della Rigenerazione urbana.
Questo pomeriggio nella sede di Confindustria Umbria a Terni sono stati presentati i risultati della prima fase del progetto promosso da Confindustria Umbria, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, che vede l’adesione di un primo nucleo fondativo di otto imprese: Acciai Speciali Terni, Beaulieu Fibres International, Exolon Group, ERG Hydro, Fucine Umbre, Sangraf International, Novamont e Tarkett.
“Otto grandi imprese del territorio – ha spiegato Giammarco Urbani, Presidente della Sezione Territoriale di Terni di Confindustria Umbria – hanno fatto sintesi e sistema a favore di concetti di sostenibilità ambientale e rigenerazione urbana. Tra le tante cose ce ne sono tre che spiccano più delle altre: l’abbattimento, nel solo 2019, di circa 25.000 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera, pari a circa il 7% del totale delle emissioni del comparto industriale del ternano; fino all’80% del totale dei materiali impiegati nella produzione proveniente da materiale riciclato; riduzione fino al 60% dei consumi energetici per l’illuminazione, grazie all’utilizzo di illuminazione a LED.”
Ma gli obiettivi raggiunti, evidenziati nella ricerca presentata oggi, sono anche altri: fino al 100% degli scarti di produzione reimpiegati come materia prima nel ciclo produttivo o avviati al compostaggio; produzione in loco di energia elettrica e termica attraverso cogenerazione, con riduzioni fino al 30% del combustibile utilizzato; investimento dal 5% al 20% degli utili in ricerca e sviluppo per la riduzione delle emissioni in atmosfera e lo sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili; abbattimento del consumo di acqua potabile grazie al ricircolo acque di processo e al recupero delle acque piovane; coinvolgimento dei fornitori in progetti per la riduzione dei rifiuti e l’ottimizzazione dei processi di produzione/fornitura delle materie prime; progetti di dematerializzazione e digitalizzazione per la riduzione del consumo di carta; analisi del ciclo di vita dei prodotti, riconosciute da certificazioni quali EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), Carbon Footprint ed Eco-Label, per identificare i punti critici presenti e definire opportune strategie di miglioramento.
Nella ricerca condotta nelle otto aziende un focus specifico è stato poi dedicato alla gestione dell’emergenza sanitaria. In base ai dati al 31 agosto 2020, l’Umbria ha registrato una casistica Covid decisamente migliore della media nazionale, con un’incidenza di casi di circa la metà rispetto al resto del Paese: l’1,6% dei soggetti positivi individuati rispetto ai tamponi effettuati, contro una media nazionale del 3,12%, 0,20% dei soggetti positivi individuati rispetto alla popolazione regionale, contro una media nazionale dello 0,45%
Sin dalle primissime fasi dell’emergenza epidemiologica, le otto imprese monitorate hanno tempestivamente adottato protocolli precauzionali con misure ulteriori rispetto a quelle previste dalla normativa. Le trasferte del personale sono state ridotte fino al 60% ed è stato incentivato il ricorso a live meetings attraverso piattaforme digitali. Vi è stato ampio ricorso allo smart working anche per ridurre le emissioni in dovute agli spostamenti casa-azienda. Secondo le imprese che hanno partecipato alla ricerca, l’emergenza corona virus ha determinato una maggiore attenzione e un rinnovato impegno alla Sostenibilità in tutti i suoi aspetti: ambientale, sociale ed economica.
“I prossimi passi di questo progetto, ha concluso il presidente Urbani, sono la pubblicazione dei risultati e il coinvolgimento di altre aziende del territorio, della Regione, dei Comuni, degli enti per favorire la buona pratica della sostenibilità rendendo il nostro territorio più attraente e più attrattivo. La conclusione, con fase tre, sarà la grande innovazione a carattere nazionale, la pubblicazione di un bilancio di sostenibilità di distretto, quindi non più un bilancio di sostenibilità delle singole imprese, ma addirittura dell’intero distretto di Terni e Narni.”
All’evento odierno sono intervenuti, tra gli altri, Antonio Alunni Presidente di Confindustria Umbria, Donatella Tesei Presidente della Regione Umbria, Leonardo Latini Sindaco di Terni, Luigi CarliniPresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.