“Scandaloso. Non ci sono altre parole per definire l’iniziativa di Regione Umbria costata oltre cinquecentomila euro di fondi ministeriali per istituire uno ‘sportello energia’ dedicato a caminetti e caldaie, sottraendo preziose risorse agli studi epidemiologici che la conca ternana attende da oltre 10 anni”.
E’ quanto sostengono in una nota congiunta i consiglieri regionali Fabio Paparelli (Pd) e Thomas De Luca (5 Stelle).
“Più di mezzo milione di euro. A tanto ammonta la ‘predisposizione di un piano di comunicazione’ (148.000 euro + iva), la ‘Realizzazione di uno sportello energia’ (191.640 euro + iva) e ‘Progetto grafico marchio sportello energia, testi, scrittura creativa e visual campagne istituzionali e promozionali, strutturazione e gestione sito web’ (136.000 euro + iva) per spiegare ai cittadini che la colpa dell’inquinamento a Terni è proprio dei ternani e dei loro caminetti.
Terni – aggiungono De Luca e Paparelli – è la città più inquinata dell’Umbria, sotto procedura d’infrazione della Commissione Europea per il costante superamento dei limiti di concentrazione di Pm10, con livelli record di metalli pesanti e in particolar modo nichel, costantemente al di sopra del valore obiettivo fissato dalla legge. Per l’ennesima volta la Regione e i comuni sostengono che oltre il 70% dell’inquinamento a Terni è causato da stufe e caminetti, un’affermazione totalmente priva di ogni fondamento scientifico. Un assunto basato su stime, ricavate utilizzando le Pagine Gialle, che nulla hanno a che vedere con la concentrazione di inquinanti in atmosfera.
Lo ‘sportello energia – affermano ancora i due consiglieri dell’opposizione – non è soltanto un inaccettabile spreco di denaro, ma finirà per sovrapporsi a negozi di termoidraulica, rivenditori di stufe e camini, studi professionali che svolgono già attività di consulenza e orientamento sul conto termico e sugli altri benefici fiscali per la sostituzione di impianti non efficienti. Le stesse risorse potevano essere destinate a sostenere la nascita di comunità energetiche, fondamentali per affrontare il flagello del caro bollette che sta colpendo tutti i cittadini, ed in particolare i più deboli. E invece, mentre si spende oltre mezzo milione di euro per la propaganda su stufe e caminetti, solo 80 mila euro vengono stanziati per lo studio epidemiologico ‘Neoconca’. Dove sono gli studi eziologici sui bambini e sui lavoratori?
Mentre i ternani si continuano ad ammalare, le risorse vengono spostate su caminetti e stufe. Invece gli studi eziologici necessari a fare luce sulle patologie e la mortalità correlati all’esposizione ambientale nella conca ternana non si possono fare per ‘motivi di privacy’. Questa è stata la spiegazione fornita in question time dall’assessora Salvati e che misteriosamente è stata cancellata dai video pubblicati online. Alla luce di tutto questo, risulta ancora più grave che nel sito del Comune di Terni dove sono consultabili gli streaming delle sedute delle varie attività del consiglio comunale manchi proprio la risposta della Salvati”.