Tre antichi testi a stampa sono stati recuperati dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Perugia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Terni, presso un’attività commerciale di ‘vendita conto terzi’ di Terni, il cui titolare è risultato estraneo ai fatti. Si tratta di una cinquecentina, una seicentina e una settecentina sottratte dai fondi librari appartenenti a due Biblioteche: l’Ecclesiastica “B. Lucia Broccadelli” di Narni e la Civica “Pasquale Stanislao Mancini” di Ariano Irpino (AV).
I militari del Reparto specializzato dell’Arma hanno sequestrato i libri Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione pervenuta dal responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi avvertito da uno studioso appassionato di bibliografia che si era recato in negozio e aveva constatato la presenza, fra i vari libri in vendita, di un volume proveniente dalla Biblioteca diocesana di Narni, parte del fondo bibliografico dell’Ordine dei Gesuiti di Terni. Le “segnature” o “note di possesso” presenti fra le pagine del libro, inequivocabilmente riconducibili a quella biblioteca, hanno fatto sorgere il dubbio di una sua illecita provenienza, presumibilmente dovuta a un furto.
I Carabinieri TPC hanno avviato gli accertamenti e durante il controllo nell’attività commerciale hanno trovato altri due libri con analoghe caratteristiche, riportanti le particolari tracciature (ex libris o segnatura di pagina), normalmente presenti nei testi delle raccolte librarie di enti ecclesiastici o istituzioni pubbliche. Gli approfondimenti hanno anche consentito di risalire al mandante a vendere, un sessantasettenne incensurato residente nel ternano, per il quale è scattata la denuncia.
Per i volumi provenienti dalla Biblioteca Diocesana di Narni, entrambi stampati da tipografie Veneziane nel 1561 e nel 1649, non era mai stata presentata alcuna denuncia di furto poiché, come spesso accade per raccolte librarie di tale consistenza e che annoverano numerosi testi, l’ammanco è stato accertato solo dopo l’individuazione nei canali di vendita. Per la settecentina, la cui stampa risale al 1746 a opera di una tipografia padovana, tra i files registrati nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” era invece presente un evento di furto verificatosi fra il 2014 e il 2015 ai danni della Biblioteca Civica di Ariano Irpino (AV), a seguito del quale risultarono sottratti numerosi volumi, fra cui anche quello ritrovato in vendita a Terni.
Questa circostanza conferma, ancora una volta, l’importanza dell’attenzione e della sensibilità di coloro che sono in grado di riconoscere determinati beni, spiegano i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, intuendone l’importanza quale memoria storico-culturale, nonché della costante e attenta azione di salvaguardia svolta dai Carabinieri TPC. Grazie a questa sinergia è stato possibile recuperare un’importante testimonianza del nostro passato, che potrà ora tornare alla fruizione pubblica, contribuendo così ad accrescerne la coscienza identitaria nel rispetto e nella protezione del bene comune.