Mentre l’amministrazione comunale di Terni punta a far diventare la città un hub “per la ricerca scientifica e sperimentale per nuove tecnologie” e considera il nostro territorio “particolarmente interessante” per la “produzione energetica nucleare”
Terni punta sull’energia nucleare. L’amministrazione comunale scrive al governo e chiede un incontro con i ministri di riferimento
oggi si è svolto un sit in presso la stazione ferroviaria per dire no a qualsiasi produzione di energia nucleare, soprattutto a Terni.
Alla manifestazione organizzata da Medicina Democratica ha aderito anche Europa Verde. Presente il portavoce regionale Gianfranco Mascia.
“Vorrei capire- spiega Mascia – quanti soldi si spenderebbero per il nucleare, tantissimi che finirebbero nelle bollette dei ternani e poi le scorie dove le metteremmo e la centrale dove la matteremmo? A Terni siamo già pieni tra polveri sottili e inceneritori. Noi vogliamo l’energia che possa permettere all’acciaieria di andare avanti con le rinnovabili e con le comunità energetiche”.
Inoltre Mascia avverte che “l’Europa imporrà dal 2026 le tariffe zonali e in Umbria che non abbiamo molte rinnovabili pagheremo di più l’energia elettrica rispetto anche ad altre regioni vicine come il Lazio che ne hanno tante o zone in cui si produce il 130% di energia rinnovabile”.