Sono state 126.083 (345 al giorno, 15 all’ora) le unità immobiliari oggetto di asta in Italia nel 2021 per un controvalore di immobili a base d’asta pari a euro 18.738.413.549, con un lieve aumento dell’8,10 % rispetto all’anno precedente, ma con un calo Covid19 rispetto al periodo di attività pre-Covid (2019) pari al -38,38 %.
Nella città di Terni nel 2021 sono stati 223 gli immobili oggetto di vendita forzata, di questi circa il 40% sono abitazioni.
Dai dati emerge che solo il 46,34% delle unità immobiliari all’asta è riconducibile alla categoria “Residenziale” e che 112.158 lotti, pari all’ 88,96% della composizione delle esecuzioni immobiliari, sono costituiti da beni il cui valore base d’asta proposto è inferiore a 250.000 euro.
Alessandro Venturi Specialist AstaSy per la regione Umbria: “ in un contesto sociale ed economico così complesso nel 2022 un ruolo da protagonista sarà giocato dalle operazioni extragiudiziali. È opportuno ricordare che il 32% delle esecuzioni Immobiliari ha la possibilità di trovare un accordo tra creditore e debitore.
Questo permette in primis la vendita del bene in tempi inferiori rispetto alla giustizia e soprattutto dà la possibilità all’esecutato di estinguere completamente il proprio debito. Statisticamente, un bene posto in vendita a mercato libero viene commercializzato in circa 6 mesi, oltre al fatto che il valore di recupero si attesta intorno al 30% in più del presunto incasso giudiziale su ogni singolo caso”.