“Siamo qui a ribadire, anche con scoramento, nei confronti del ministro della giustizia Nordio e dell’attuale governo, la drammatica situazione delle carceri umbre, il cui epicentro di questa drammaticità è il carcere di Terni. In Italia c’è un sovraffollamento di 10 mila detenuti, in Umbria la capienza nelle carceri di Perugia, Orvieto, Spoleto e Terni dovrebbe essere di 1.300 detenuti e siamo a oltre 1.500. Il grosso di questo sovraffollamento lo soffre il carcere di Terni che ha 520 detenuti presenti a fronte di una capienza massima di circa 400/405 detenuti”.
Lo ha detto il senatore del Partito Democratico Walter Verini che questa mattina ha fatto visita al carcere di Terni insieme a una delegazione del PD ternano.
“La situazione si aggrava ulteriormente – ha aggiunto Verini – perché mancano gli agenti della polizia penitenziaria, ne mancano una cinquantina effettivi a Terni. Il clima è pesantissimo. Non ce la fanno a fronteggiare le criticità. Quindi occuparsi delle carceri è un dovere civico. È importante infine – ha aggiunto Verini – che venga ripristinato il provveditorato in Umbria perché oggi le carceri umbre dipendono da un provveditorato che ha sede a Firenze. Avere qui un provveditorato è una cosa importante”.
“Il rapporto detenuti-forze di polizia penitenziaria operative a Terni è di 2,6 mentre altrove è 1,8 quindi c’è una carenza che vogliamo sottolineare – ha detto il consigliere regionale del PD Fabio Paparelli – e che va riequilibrata anche perché la casa circondariale di Terni ha una particolare complessità. Dunque, o si risolve la presenza delle forze di polizia penitenziaria rapidamente oppure deve venire meno una parte della complessità che sta dentro questo carcere a partire dal 41 bis, altrimenti il sistema è ingovernabile”.
“Voglio ricordare che in comune abbiamo presentato un atto di indirizzo che è stato approvato all’unanimità che impegna il sindaco e la giunta a intervenire sul problema carcere con il ministero – ha detto Josè Maria Kenny (Innovare per Terni) – ma non ci risulta che sindaco e giunta si siano impegnati al riguardo. Siamo preoccupati perché vorremo che questo sia un carcere che funziona e che non generi altri problemi”.
“Chiediamo l’attenzione necessaria e un confronto da parte dell’amministrazione comunale con il ministero della giustizia – ha sottolineato il capogruppo PD a Palazzo Spada Francesco Filipponi – e ricordo anche che il comune di Terni gestisce tutte le pratiche anagrafiche detenuti del carcere, abbiamo quindi bene a mente quali sono le problematiche della casa circondariale di Terni e proprio per questo abbiamo chiesto di diminuirne le complessità”.
Era presente anche il segretario comunale del Pd Pierluigi Spinelli.