E’ costruito con le pietre provenienti da tutto il mondo l’Arco della pace di Guardea realizzato con materiali inviati dalle più importanti città del pianeta. Tra queste quella di Nagasaki , fusa dalla bomba atomica del 1945, quelle di Berlino i cui mattoni sono diventati simbolo di ricostruzione, la pietra verde dei Maori della Nuova Zelanda e la pietra di Francoforte ritrovata durante gli scavi nel ghetto ebraico.
In questi giorni sono terminati gli interventi di restauro da parte del Comune di Guardea che ha utilizzato fondi regionali per oltre 40 mila euro provenienti dal Puc 3 anche per il recupero dell’adiacente piazza. I lavori sono consistiti nella sostituzione delle pavimentazioni in pietra e mattoni, nella tinteggiatura e nel ripristino integrale dell’impianto di illuminazione e nell’installazione delle telecamere a infrarossi per sorvegliare la zona 24 ore su 24 e disincentivare gli atti vandalici che avevano deturpato l’area.
Tra gli interventi anche la messa in sicurezza e il miglioramento della strada di accesso a Santa Illuminata e la manutenzione del verde.
In programma prossimamente, secondo quanto rende noto il Comune, anche l’installazione di giochi per bambini.
“E’ stato un intervento molto importante – dichiara il sindaco Giampiero Lattanzi – sia dal punto di vista culturale, data la presenza anche di strutture per spettacoli, concerti e teatro, sia da quello sociale. La zona dell’Arco della Pace è infatti il luogo principale scelto dai giovani di Guardea per riunirsi e soprattutto in questo periodo estivo è frequentatissima”.
L’Arco della Pace, o della Coscienza planetaria, fu inaugurato nel 2001 in occasione del Giubileo. La sua costruzione cominciò pochi anni prima per iniziativa dello stesso Lattanzi, sindaco tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila, che scrisse ai suoi colleghi di importanti città del mondo invitandoli ad inviare una pietra caratteristica.