L’Umbria si è classificata nel 2021 al 12° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare, perdendo 7 posizioni rispetto all’anno scorso, quando occupava il 5° posto in classifica.
Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2021” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia.
Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input , ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
Il welfare in Umbria raggiunge risultati sostanzialmente in linea con il dato nazionale per quasi tutti gli indicatori strutturali. Tuttavia, l’Umbria spicca per essere al 1° posto in Italia per posti in asilo nido autorizzati con 35,7 posti ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni (contro una mediana italiana di 26,8). Ricopre invece la 2° posizione per quanto riguarda il numero alloggi popolari (74,6 alloggi ogni 100mila abitanti contro una mediana nazionale di 23,2).
A livello sanitario, se il sistema regionale occupa il 5° posto per l’efficacia, l’efficienza e l’appropriatezza dell’offerta, l’Umbria si trova invece al 12° posto per quanto riguarda lo stato di salute della popolazione.
I risultati peggiori l’Umbria li evidenzia per quanto riguarda gli indicatori di spesa, ovvero le risorse a disposizione per il sistema di Welfare, che la pongono al 15° posto in Italia.
La regione ricopre la 18° posizione per il numero di beneficiari del sussidio di disoccupazione NASPI rispetto alla popolazione 15-64 anni. Dal punto di vista della sanità regionale, l’Umbria è al 9° posto per ciò che riguarda la Spesa sanitaria pubblica pro capite (2.123 euro rispetto alla media italiana di 2.114 euro) e al 13° per quanto riguarda quella privata pro capite (449 euro contro una media italiana di 480 euro).
A livello di istruzione, la regione è al 9° posto in termini di spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione in % del PIL regionale (4,1% del PIL a fronte di un valore nazionale del 3.3%). L’Umbria risulta essere invece una delle migliori regioni per quanto riguarda il tasso di dispersione scolastica, con un 15% rispetto al dato nazionale del 18% che la pone al 5° posto.
Si discosta molto dal dato nazionale il numero di pensionati (29,5 pensionati ogni 100 abitanti contro una mediana nazionale di 26,9), che la pone al 20° posto (su 21) in graduatoria.
L’Umbria è infine in 12° posizione per la percentuale di famiglie in povertà relativa sul totale delle famiglie regionali, con un valore dell’8% rispetto a quello nazionale del 6,9%.