È stata definita “insufficiente nel merito e nei metodi”, da Rsu di stabilimento e segreterie provinciali di Fim, Fiom,Uilm, Fismic, Ugl, la proposta avanzata dal management di Ast in merito alla discussione in corso sulla piattaforma integrativa. Oggi, nel secondo incontro programmato all’interno
dell’azienda, i responsabili dell’ufficio del personale hanno infatti fornito alcuni dati riferiti alla quota salariale da redistribuire ai lavoratori. In particolare quest’ultima ammonterebbe a 400 euro lordi l’anno per dipendente e verrebbe garantita qualora lo stabilimento – che ha chiuso l’anno fiscale 2016-2017 con un utile di 87 milioni di euro – raggiunga una quota di redditività stabilita da uno specifico indicatore calcolato dal gruppo ThyssenKrupp. L’ azienda si è comunque resa disponibile a valutare una controproposta che le organizzazioni sindacali e le Rsu si sono riservate di presentare nella prossima riunione programmata per il 28 febbraio.
Intanto i rappresentanti dei lavoratori sono anche riusciti ad avere il bilancio dello stabilimento per l’anno 2016/2017 con l’illustrazione dei costi del personale e la relativa comparazione tra gli anni 2014/2015 e 2016/2017.