L’Amministrazione comunale è fallita, sta umiliando Terni e i ternani nel vergognoso tentativo di sopravvivere a se stessa. Sono tutti d’accordo: quelle che il centro destra definisce forze vive della città, civiche e politiche, si oppongono al sistema PD/Di Girolamo e pretendono le immediate dimissioni del sindaco.
Paolo Crescimbeni ha sostenuto che il centro destra unito, insieme alle liste civiche e buona parte della la città, ha la sensazione che vincere sia facile ma non lo sarà governare. Ricostruire sarà durissimo, ha detto, ma non saremo soli. Tutti sono certi che dopo non potrà che andare meglio rispetto ad ora.
Per Marco Cecconi questo schieramento non rappresenta un’area politica connotata ma una alternativa all’attuale sistema. Oggi il consiglio comunale è stato caricato di tante aspettative, ha affermato, ma assumerà una veste di tipo formale e noi esprimeremo tutto il nostro dissenso per l’agonia che sta vivendo Terni.
Giovanni Ceccotti ha sostenuto che non è opportuno che il sindaco vada avanti, deve dimettersi subito, non si può continuare a fare melina. Terni è oggi abbandonata a se stessa. Domani chiederò a Matteo Renzi di venire a Terni a spiegare ciò che vuol fare per questa città. Noi vogliamo andare a votare il prossimo maggio.
Valerio Mecarelli ha rilevato come Terni sia una città nel più completo dissesto. L’unico modo che il comune ha per salvare la città sono le dimissioni immediate.
Sergio Bruschini Ha ribadito quella che è la posizione del centro destra, una posizione, ha sottolineato, chiara da tempo. Il sindaco resiste ma ora non c’è più ragione di resistere. È, invece ora che Di Girolamo vada a casa e la città posso tornare ai cittadini. La cosa assurda è che la situazione di frazionamento interna al PD si riverbera sulla città. E si chiede “cosa deve ancora succedere a Terni perché ci sia una svolta?”