La FIOM-CGIL di Terni non presenterà ricorso rispetto all’esito del voto per la RSU AST.
“Procedere al ricorso rispetto a quanto oggettivamente accaduto durante lo spoglio, tra l’altro sotto gli occhi dei presenti, comporterebbe infatti – spiega il sindacato – non solo il riconteggio delle schede per l’assegnazione di un delegato, ma probabilmente l’annullamento del voto in toto e quindi la necessità di tornare alle urne. Sarebbe stata una sconfitta per le oltre 2200 maestranze che hanno esercitato il diritto democratico del voto, con il rischio di non insediare la RSU e probabilmente tornare alle urne nella primavera prossima”.
Ma le accuse della Fiom sono forti: più schede votate che votanti, modifica in corso di spoglio del numero dei votanti stessi, negazione dell’elenco dei votanti in alcuni seggi al membro di commissione Fiom, procedure e pratiche confusionarie.
“Testimonianza di ciò – sostengono le tute blu Cgil – è la consegna del verbale di commissione, votato a maggioranza, senza la condivisione del membro di commissione FIOM, 8 ore dopo il termine delle operazioni di scrutinio, tempo utilizzato evidentemente per far ‘quadrare i conti’ tra votanti, schede votate e firme sui tabulati degli aventi diritto. Riteniamo doveroso informare i lavoratori dell’accaduto e del fatto che l’assegnazione dei delegati non corrisponde a quello che realmente loro, attraverso il voto, hanno espresso. Annunciamo ad AST e alle altre organizzazioni sindacali che oggi più che mai, per quanto accaduto, come FIOM pretenderemo comportamenti trasparenti e rispetto delle regole da parte di tutti, conclude la nota, essendo noi i primi ad essere coerenti con quanto annunciamo”.