L’inflazione a Terni ha raggiunto nel mese di giugno livelli record che non si registravano da 35 anni, dagli anni 80 del secolo scorso. E’ al 7,8%.
Ce ne siamo accorti tutti andando a fare la spesa, i prezzi sono alle stelle.
Il prezzo del pane rispetto a giugno 2021 è salito del 12,8%, quello delle carni dell’8,2%, del pesce il 10,4%, di latte, formaggi e uova del 9,4%, dell’olio del 18,7%, della frutta del 6,8%.
In particolare il prezzo del burro è aumentato del 35%, quello della pasta del 33%, di riso e patate del 25%.
Caffè, tè e cacao sono aumentati del 9,1%, come le bevande analcoliche. Acqua minerale e succhi di frutta +9%. Vini +5,9%, birre +7,2%.
Zucchero, confetture e dolciumi +8,2%.
Lo si evince dalla rilevazione dei prezzi al consumo che i servizi statistici del Comune di Terni effettuano mensilmente.
Ma la vera e propria stangata arriva dalle bollette. L’energia elettrica, rispetto a giugno 2021, è aumentata del 93,4%, il gas del 64,6% e il gasolio da riscaldamento del 58%. I carburanti (benzina, gasolio per autotrazione) sono aumentati del 25,5%.
Per le famiglie una ulteriore riduzione del potere d’acquisto.