“Sergio Secci il 2 agosto del 1980 aveva 24 anni. In un istante la sua giovinezza scomparve insieme alla vita delle altre 84 vittime del vile attentato alla stazione di Bologna. Ricordare il nostro concittadino Sergio significa per noi umbri anche non dimenticare l’infamia della stagione terroristica in Italia, un’infamia i cui risvolti politici non sono ancora mai stati chiariti”.
Così scrive Rossano Pastura, segretario provinciale di Terni del Partito socialista Italiano, ricordando il giovane ed esprime “vicinanza alla mamma di Sergio, Lidia, e a tutti i suoi cari che da quel giorno hanno dovuto convivere con un dolore e degli interrogativi terribili”.
“Come socialisti, ma ancor più come cittadini e ternani – ha aggiunto Pastura –, confermiamo la ferma condanna, come fece allora il presidente Pertini, per la barbarie e l’infamia dell’estremismo terroristico di qualsiasi fazione politica, perché nella violenza non c’è politica ma appunto solo infamia e viltà. Il Partito socialista ternano si stringe a tutti coloro che conobbero Sergio, sottolineando ancora una volta l’importanza di tener viva la memoria di quella terribile stagione italiana”. “I giovani devono sapere – ha proseguito Pastura –, studiare e informarsi, perché quanto accaduto non si ripeta”.
“Il ricordo del Partito socialista – ha concluso il segretario provinciale di Terni del Psi – va a tutte le vittime dell’estremismo nero e rosso di quegli anni. Furono coinvolti sia molti giovani italiani impegnati nelle forze armate e in difesa dello Stato sia tanti liberi cittadini che ebbero la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Vittime di chi, allora come oggi, non ha mai amato la libertà e la democrazia”.
Una delegazione del Psi di Terni si recherà questa mattina presso la tomba di Sergio Secci per rendere il dovuto omaggio alla sua memoria.