I Referendum, non avendo raggiunto il quorum, non sono validi pertanto i risultati sono ininfluenti
Dallo scrutinio, comunque, è emersa una nettissima prevalenza di sì, tra l’80 e il 90% per i quesiti sul lavoro, ben diverso, invece, l’esito per quello sulla cittadinanza. A un terzo dello scrutinio i sì sono “soltanto” il 65% e i No il 35%.
Anche a Terni il risultato è lo stesso. Quando sono state scrutinate tutte le 129 sezione il Sì è al 64,12% e il No al 35,88% (e non il contrario come avevamo scritto erroneamente in precedenza). Un sì prevalente ma, diciamo, meno convinto.
LA DOMANDA REFERENDARIA proponeva di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale richiesto per chiedere la cittadinanza italiana agli adulti extra Ue. Un beneficio che viene esteso automaticamente anche ai figli minorenni dei richiedenti.
Per i referendum sul lavoro, sempre a Terni, i sì invece sono tra l’89 e il 91%.