Accogliendo la proposta dell’assessore alla Cultura Fernanda Cecchini, la Giunta regionale dell’Umbria ha dato il proprio via libera al protocollo d’intesa, di durata triennale, tra la Regione e la sezione umbra dell’Aib, l’Associazione italiana biblioteche. Gli obiettivi sono quelli di realizzare iniziative condivise per sviluppare servizi bibliotecari innovativi sul territorio, progetti regionali e nazionali di promozione del libro e della lettura, azioni a supporto delle Reti territoriali per la promozione della lettura.
“La Regione e l’Aib Umbria – ha ricordato l’assessore – collaborano proficuamente da diversi anni per lo sviluppo delle biblioteche pubbliche, la promozione della lettura, l’aggiornamento professionale dei bibliotecari e la promozione integrata del patrimonio culturale dell’Umbria. Con il protocollo d’intesa ci impegniamo a rafforzare questa collaborazione. La lettura è, infatti, una competenza essenziale per lo sviluppo del benessere della persona, per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, a partire dalla prima infanzia, e per la crescita di una società interculturale, dinamica e innovativa. Le biblioteche – ha proseguito – quali presidi di cultura, del libro e della lettura, erogano un servizio essenziale sia per lo sviluppo della persona e della collettività sia per il radicamento delle abitudini di lettura”.
“Nel riconoscere l’importanza della lettura per il benessere delle persone – ha detto l’assessore – la Regione ha inserito nel Piano regionale di prevenzione 2014/2018 tre progetti che sviluppano azioni in questa direzione: Forte chi legge! Diversi modi di leggere per il benessere degli adolescenti, Salute Infanzia 2.0 e Muse per Esculapio, rivolti rispettivamente a tre diverse fasce di età, bambini, adolescenti e over 65”.
“Visti gli importanti traguardi raggiunti, grazie anche alla collaborazione con l’Aib sezione Umbria – ha concluso – la Regione vuole perciò continuare ad operare in partenariato con l’associazione per sviluppare servizi bibliotecari innovativi sul territorio, come ad esempio quelli legati ai temi della “biblioteca partecipata”, del superamento del digital divide, della promozione e diffusione dell’information literacy e dell’health literacy, del miglior utilizzo di piattaforme dedicate al prestito digitale e dell’accesso facilitato a risorse e dispositivi digitali, della comunicazione efficace di progetti realizzati dalle biblioteche. Una collaborazione che dovrà servire anche a sviluppare progetti e azioni specifiche sulla conservazione, la valorizzazione e la fruibilità di fondi librari e patrimoni documentari con particolare riferimento ai materiali rari e di pregio, ad attivare iniziative per l’aggiornamento professionale dei bibliotecari, realizzare corsi di formazione sulla promozione e educazione alla lettura, anche in digitale, così come realizzare feste del libro e della lettura ed inoltre sviluppare azioni di rafforzamento delle Reti territoriali per la promozione della lettura anche attraverso attività strategiche per la raccolta di fondi a sostegno delle attività”.