Celebrato oggi, in piazza della Repubblica, il 78esimo anniversario della Liberazione di Terni dal nazifascismo.
L’amministrazione comunale ha organizzato una cerimonia con il raduno dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni combattentistiche e d’arma, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, con la deposizione di una corona e l’Onore ai Caduti eseguito da un allievo dell’istituto musicale Briccialdi.
“È una giornata importante per la nostra città la Liberazione il 13 giugno del 44 dal nazifascismo – ha detto il sindaco Leonardo Latini – e quella voglia, quella volontà di riconquistare spazi di libertà. Io credo che ci sono delle ricorrenze per le comunità, le comunità locali hanno necessità di avere dei punti di riferimento su cui fondare quello che era non solo la propria storia ma quello che è il proprio presente e il proprio futuro. Proprio perché le città non sono solamente dei luoghi fisici, ma sono soprattutto il luogo della comunità e della relazione, persone e persone in relazione. Credo che sia giusto ricordare non tanto come omaggio solo alla memoria, ma come monito per il presente e per il futuro perché tutti noi, ciascuno per il proprio ruolo di cittadino, di chi ha l’onore di rappresentare l’istituzione, di chi ha l’onore di rappresentare le forze dell’ordine, ciascuno di noi ha come dovere morale quello di lottare sempre e comunque per la libertà perché credo che questo sia il bene supremo a cui tutti quanti devono anelare e il dovere di vigilare sempre e comunque contro tutte le forme più o meno subdole, più o meno palesi che possono in qualche modo invece andare ad essere un attacco alla libertà delle persone e alla libertà delle comunità.”
Poi, a cura del comitato Provinciale di Terni dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), c’è stato un intervento dello storico Marco Venanzi.
“La Liberazione di Terni è un fatto importante, ha evidenziato, è un elemento fondativo della nuova città, la città che vive e prospera (fino a un certo punto però) nella repubblica italiana. Chi l’ha liberato Terni? Innanzitutto l’hanno liberata gli inglesi che la mattina del 13 giugno sono arrivati a ridosso di Ponte Romano e Ponte Garibaldi, ma li hanno trovati saltati e l’hanno liberata i partigiani che tra il 13 e 14 giugno sono scesi della Val Serra per poi incontrare gli alleati il giorno dopo appunto nella piazza del Duomo. È chiaro che senza l’intervento alleato non ci sarebbe stata nemmeno la resistenza perché sarebbero stati spazzati via i partigiani della Brigata Gramsci in Valnerina, ma è evidente il valore morale di chi – e scusate se è poco – ha deciso di combattere per la libertà di tutti noi e non aspettare l’arrivo degli inglesi e degli americani.”
Le celebrazioni si sono concluse con la deposizione di una corona presso la lapide che ricorda Luzzi Aspromonte e alla rotonda dedicata ad Alfredo Filipponi.