Conto alla rovescia per la Pigiama run 2025, la camminata/corsa non competitiva in pigiama organizzata dalla Lilt per sostenere i bambini malati di tumore e le loro famiglie.
A Terni la Pigiama run si svolge nel parco Emanuela Loi di viale Trento venerdì 26 settembre alle ore 17.30 dove sarà possibile ritirare il pacco gara e iscriversi.
Il via alle ore 18.15, mentre la camminata inizierà alle ore 19.
Il ricavato della manifestazione sarà destinato all’associazione di volontariato “I Pagliacci” per le attività che svolge con i bambini oncologici, alle famiglie ternane con bambini oncologici e alla donazione di una poltrona al reparto di pediatria dell’azienda ospedaliera di Terni per i genitori dei bambini ricoverati.
Testimonial dell’evento i ragazzi della scuola di Bandiera Agostino Tabarrini, che apriranno la camminata, e l’attore e regista Riccardo Leonelli.
La Lilt di Terni, alla vigilia della Pigiama Run, ringrazia tutti i sostenitori e gli iscritti alla corsa/camminata.
“Le malattie dei bambini per una famiglia sono uno tsunami – dice la presidente Lilt Luigia Chirico – a questo va aggiunto che oltre al dolore si trovano ad affrontare notevoli problematiche economiche e familiari. Non possiamo rimanere indifferenti. Vi aspettiamo numerosi a questa serata. Sarà una serata di solidarietà di divertimento e gioia”.
Francesca Luzi, vice presidente Lilt e referente della Pigiama run, sottolinea che “la partecipazione è fondamentale: solo con il supporto e la presenza di tanti possiamo portare avanti il progetto scelto per Terni. Ogni passo che faremo insieme – dice – sarà un contributo concreto a una causa importante”.
“Per una realtà come la nostra – sottolinea Valentina Luzi, psicologa e referente della Pigiama run – è piuttosto complicato portare avanti l’organizzazione di una manifestazione come questa, ma c’è una forza che ci spinge oltre tutto: sapere che stiamo facendo qualcosa di buono e che chi conosce il dolore della malattia di un figlio è al nostro fianco. Sono commossa nel vedere la collaborazione di tante persone e anche di tante realtà associative. Il calore umano che si percepisce è difficile da descrivere e, in un momento come questo, assume ancora più valore”.