Sale ancora l’inflazione a Terni. Nel mese di luglio, rispetto allo stesso mese del 2021, è salita all’8% (era al 7,8% a giugno).
Rispetto al mese di giugno prezzi e tariffe hanno fatto registrare un +0,7%.
L’inflazione è la tassa occulta che svuota il carrello dello spesa e riduce il potere d’acquisto delle famiglie.
Su base annua – lo si evince dai rilievi dei servizi statistici del comune di Terni – i prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti dell’11,5% in linea con la media nazionale e quelli che hanno subito il maggior aumento di prezzo sono stati gli altri oli alimentari: +75,2%, il burro +37%, la pasta +31,5% e il riso +28,9%. Anche carne (+9,6%) e pesce (+10,9%) sono aumentati.
Latte, formaggi e uova hanno fatto registrare un rincaro dell’11,5%.
Verdura, acqua minerale e succhi di frutta sono aumentati in un anno del 12,7%.
Per il pane l’aumento è stato del 15,4%, per la frutta del 7,2%.
Andando ad analizzare le altre categorie di beni e servizi che concorrono al calcolo dell’inflazione il primato di aumento medio di prezzo più alto su base annua spetta ai biglietti aerei, tutti registrano una crescita a 3 cifre, ma il valore più alto spetta a quelli europei: +168,4%.
Tra i carburanti quello che è aumentato di più è il gasolio +28,2% seguito dalla benzina +20,7% e dal GPL +14,7%.
Cresce di oltre il 15% il prezzo delle biciclette a causa della forte richiesta che si è registrata nel corso dell’ultimo anno.
L’energia elettrica è praticamente raddoppiata. Rispetto a luglio 2021 l’aumento è del 99,6%. Il gas è aumentato del 41%.
Un salasso che fa molto male all’economia delle famiglie e delle imprese.