I noccioleti della conca ternana hanno bisogno di altri due anni di cura prima di fare i frutti: le oltre cinquantamila piante che hanno trovato dimora proprio nella Conca sono cresciute, sono state ben accudite, anche se il primo anno c’è stata un po’ di siccità, ma ancora non è stato tempo di raccolto. Era tutto previsto, sia chiaro, però in tanti hanno guardato allo sviluppo delle piantagioni perché sono visibili dalle strade, sia dalla Flaminia che dalla Marattana ed hanno comunque iniziato a modificare l’aspetto esteriore, iniziando a creare anche un diverso microclima.
Qualche piantagione, va detto, è stata impiantata un anno prima e quindi l’arrivo delle nocciole avverrà la prossima estate, ricordando che la maggior parte di esse sono state messe a dimora in base ad un accordo con la Ferrero per la produzione della Nutella; alcuni ettari invece sono stati riservati alla Loacker, l’industria dolciaria bolzanina.
Le piantagioni di nocciola influiscono sull’aumento della redditività del terreno della Conca Ternana, una volta destinato soltanto a frumento. Queste coltivazioni pregiate aumentano e di molto il valore della terra anche per il fatto che le società dolciarie hanno stipulato accordi con gli agricoltori a lunghissima scadenza.