Ieri pomeriggio il vescovo di Terni, Mons. Giuseppe Piemontese, ha fatto visita agli anziani della residenza protetta di Collerolletta. Una visita particolare in quanto il vescovo non è potuto entrare all’interno della struttura per motivi di sicurezza. Ha parlato alle persone affacciate alle finestre e a quelle che lo ascoltavano dalle stanze, dal cortile interno.
“Avremmo potuto farvi gli auguri , attraverso la radio, attraverso la televisione – ha detto il vescovo – e invece no vogliamo farvi gli auguri di persona: agli ospiti, agli operatori, agli impiegati, a tutta la famiglia di questa casa di Collerolletta. Il Natale è un giorno troppo importante e noi vogliamo affidare a Gesù che nasce, che è in mezzo a noi , le nostre preoccupazioni, le nostre paure ma anche le nostre speranze”.
Ha accompagnato il vescovo, che è stato accolto dal presidente di ACTL Sandro Corsi, il parroco di Santa Maria del Rivo, don Luca Andreani , che ha intrattenuto tutti con brani popolari e il canto di Natale “Tu scendi dalle stelle”.
Al termine della visita abbiamo parlato con il vescovo , Mons. Piemontese. L’intervista è dopo gli auguri agli anziani e dopo “Tu scendi dalle stelle”.
“Il Natale di Gesù è sempre lo stesso, è lui che viene in questo mondo che cambia, che si trova in situazioni particolari e diverse ogni anno – ha affermato Mons. Piemontese. Quest’anno la pandemia, la sofferenza, la morte, la disoccupazione, la paura ci attanagliano, forse non tutti ma la stragrande maggioranza. Ecco il Signore Gesù viene a dirci proprio questo: i disagi della vita, la sofferenza che ci accompagna trovano in lui motivo di speranza e avranno un termine, avranno una fine. Siamo invitati ad avere fiducia perché attraverso la scienza, attraverso le nostre precauzioni, attraverso la nostra prudenza, tutto terminerà e ritorneremo a una vita più serena, speriamo più saggia di quella di prima”.
La chiesa ternana, sarà per la storica vocazione industriale della città, è stata sempre molto vicina al mondo del lavoro condividendone i problemi e le ansie.
Non fa eccezione il vescovo Giuseppe Piemontese che proprio l’altro giorno ha fatto visita ai lavoratori della Treofan. “Stanno vivendo un momento di grande disagio e di incomprensione, si chiedono perché chiudere una fabbrica che è positiva, che produce , che è richiesta. Unisco la mia voce alla loro per dire che bisogna trovare una soluzione, un accordo. Chi ha la responsabilità di promuovere il bene comune – ha affermato il vescovo – deve adoperarsi perché si trovi una soluzione a queste come ad altre situazioni perché siamo persone e le persone hanno diritto a un lavoro dignitoso. E’ una situazione molto triste e difficile che deve necessariamente trovare una soluzione”.
GLI AUGURI
“Non illudiamoci che il Messia promesso, ovverosia il vaccino, possa risolvere i nostri problemi. I nostri problemi li risolveremo se modifichiamo i nostri stili di vita, la terra è malata e produce questi sfasci e queste sofferenze. Abbiamo bisogno di ridare sanità e salute all’ambiente ealle nostre relazioni. Se non c’è una inversione di tendenza – ha ammonito Mons. Piemontese – difficilmente torneremo a una situazione di relazioni accettabili. L’augurio è che ognuno possa riflettere su questo e trovare modalità di vita che diano un contributo per guarire il mondo, la creazione e per riproporre relazioni fra le persone che siano improntate al rispetto, a giustizia e a concordia”.