Sono 17 le personalità alle quali Terni intitolerà una via, una piazza, un lungolago o una rotonda. sarà un caso ma , fra queste 17 personalità che adesso elenchiamo, non figura alcuna donna. I destinatari di intitolazione di spazi pubblici, infatti, sono tutti uomini e sono: Alberto Provantini, Sergio Endrigo, Renato Brogelli, Antonio Pecorelli, Eucherio Morelli, Catone Peroni, Fabrizio De Andrè, Augusto Daolio, Luigi Tenco, Lucio Battisti, Luigi Bonucci, Cesare Cambioli, Francesco Franconi, Domenico Malagricci , Bartolomeo d’Alaviano e Paolo Baglioni. Inoltre una rotonda sarà intitolata anche alla Battaglia di Colleluna.
“Sulla base di alcune richieste – ha detto l’assessore alla Toponomastica Sandro Corradi – provenienti da cittadini sotto forma di petizioni popolari, da associazioni o dalle indicazioni della Commissione Toponomastica abbiamo voluto, attraverso l’intitolazione di spazi pubblici, rendere omaggio ad alcune personalità che hanno segnato, in modi differenti, Terni.”
La cosa , in verità, non è piaciuta molto a Francesca Olivieri, portavoce della conferenza delle democratiche di Terni.
“La toponomastica è riconoscimento dei luoghi ma anche di valori condivisi, per questo appare singolare e discutibile la scelta di non prevedere alcun nome femminile, alcuna personalità femminile tra gli artisti e personaggi storici di varie epoche che daranno il nome a strade e rotonde della nostra città – scrive la Olivieri.
E’ importante per le generazioni presenti e per quelle che verranno – aggiunge – riconoscersi, anche attraverso la toponomastica, in personalità positive, caratterizzate da creatività ed eticità – ma allora perché non proporsi di individuare in questa importante occasione donne che si siano distinte nel loro operare quotidiano, nel loro percorso di vita? Tanto più che poche settimane fa queste tematiche erano state al centro dell’interessante percorso ‘al femminile’ delineato tra le vie e i luoghi di Terni, nell’ambito delle giornate di Umbria Libri.
Se l”attinenza geografica non è un criterio ineludibile – sottolinea la Olivieri – e ovviamente non discutendo il valore di artisti assoluti quali De André e Augusto Daolio, perché non è stato possibile inserire un riconoscimento alla creatività di studiose, cantanti, attrici, musiciste o donne impegnate nelle professioni e nel sociale? Cerchiamo – come giustamente da più parti e da tempo si invita a fare anche in tutti gli ambiti culturali – di valorizzare il vissuto, le esperienze delle donne, per troppo tempo ingiustamente ignorate dalla storia, sia per onorarne la memoria, ma anche per indicare testimonianze esemplari, modelli di vita positivi cui ispirarsi, per le ragazze ed i giovani di oggi e di domani. La città di Terni ha già intitolato spazi e vie a donne che hanno tracciato un percorso di vita particolarmente significativo sul terreno dell’affermazione de diritti, pensiamo a Via Anna Maria Mozzoni, Via Anna Kuliscioff, allo spazio dei giardini pubblici intitolato ad Anna Lizzi Custodi, per questo crediamo che la recente proposta di intitolare ben diciassette vie ad altrettante personalità maschili rappresenti un arretramento rispetto ad una visione paritaria ed universalistica della realtà. Pertanto – conclude Francesca Olivieri – ci sentiamo di rivolgere un “appello” al Consiglio Comunale di Terni, affinché, attraverso un gesto semplice, sappia riequilibrare la proposta avanzata, trovando spazi e luoghi da dedicare a donne che con le loro vite rappresentino valori e contenuti significativi per la città, una città che è fatta di una comunità di donne e di uomini che vogliono riconoscersi nei modelli storici, artistici e culturali che vengono proposti.”