Si è pronunciata questa mattina la Corte di appello di Perugia sull’omicidio di Victor Marian Iordache avvenuto a Terni, 2 anni fa, nell’aprile del 2014. La Corte ha confermato in toto la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Terni. Andrea Arcangeli, reo confesso, è stato pertanto condannato a 16 anni di reclusione , al pagamento di una provvisionale nei confronti dei famigliari di Victor Marian Iordache, di 50 mila euro ( a madre, fratello e sorella della vittima) e al pagamento delle spese legali, comprese quelle del secondo grado di giudizio.
Come si ricorderà Arcangeli uccise Iordache con un colpo di pistola, al termine di una lite avvenuta nel suo garage. Successivamente si liberò del corpo della vittima trasportandolo e seppellendolo in una zona boschiva nei pressi di Stroncone. Gli inquirenti concentrarono la loro attenzione proprio su di lui. Dalle indagini, infatti, emerse che Arcangeli conosceva bene la vittima e che fra loro c’era un legame molto stretto. Dopo settimane di pressioni Arcangeli crollò e condusse gli inquirenti sul luogo dove aveva sepolto il corpo del suo amico.
QUI LA NOTIZIA DELL’OMICIDIO
https://terninrete.it/Strumenti/Articoli/Modulo-Gestione-Articoli/ctl/AddNewArticle/mid/8503
QUI LA NOTIZIA SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO E I COMMENTI DEGLI AVVOCATI
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/omicidio-iordache-16-anni-per-arcangeli-308345
“Siamo molto soddisfatti di questa sentenza, ha affermato l’avvocato di parte civile, Massimo Proietti ; non c’è stata alcuna riduzione della pena e questo ci soddisfa pienamente. Noi – aggiunge l’avvocato Proietti – avevamo criticato la sentenza di primo grado perché la ritenevamo troppo mite ma, non avendo la Procura appellato la sentenza, oggi la Corte poteva solo confermare o, eventualmente diminuire la pena per l’imputato, quindi oggi , per noi, c’è massima soddisfazione”.
Sul fronte opposto l’avvocato Francesco Mattiangeli ( che difende Arcangeli insieme alla collega Vittorina Sbaraglini) non nasconde che sperava in una riduzione della pena per il suo assistito:”contavamo su una maggiore riduzione della pena per le già concesse attenuanti generiche, la Corte, comunque, ha escluso la premeditazione del delitto, come già stabilito in primo grado”.
La Corte ha 90 giorni di tempo per il deposito della sentenza: “valuteremo le motivazioni , quando saranno note – aggiunge Mattiangeli – e decideremo su un eventuale ricorso in Cassazione”.
Andrea Arcangeli si trova attualmente agli arresti domiciliari.