“Siamo certi di consegnare Ast in buone mani. Nel corso delle trattative abbiamo potuto accertare che Arvedi offre al settore dell’acciaio inossidabile di Thyssenkrupp migliori prospettive per il futuro. Arvedi è una società italiana di successo con soluzioni leader nel settore dell’acciaio e dell’acciaio inossidabile ed è già un nostro importante cliente. Con l’acquisizione di Ast, Arvedi si candida a costruire un soggetto europeo forte che si affermi con grandi capacità nella concorrenza globale e ottenga un successo destinato a durare nel tempo. Inoltre Arvedi ha presentato dei programmi importanti per sviluppare il ruolo di Ast nel sociale e nei temi ambientali.”
Così l’AD di Ast Massimiliano Burelli nel suo intervento alla messa di Natale in duomo a Terni.
E sono in molti ad esprimere soddisfazione per l’approvazione da parte della Commissione europea dell’acquisizione di AST da parte di Acciaieria Arvedi.
“È una buona notizia per l’azienda, per la città. La delibera della commissione antitrust, ha commentato il sindaco di Terni Leonardo Latini, accelera sicuramente i tempi per il closing quindi riduce quelli che sono ancora i margini di incertezza. Occorrerà sicuramente verificare quelle che sono il portato del piano industriale che sarà presentato, però un momento fondamentale è stato superato e quindi da qui occorre ripartire.”
“Sicuramente, ha affermato l’assessore regionale alla programmazione europea Paola Agabiti, la notizia è importante per la città di Terni, per l’acciaieria che rappresenta ovviamente un sito produttivo fondamentale per Terni, per la regione e ovviamente per tutti i lavoratori che avranno comunque delle prospettive importanti quindi rassicuranti. Ora siamo tutti in attesa del piano industriale”.
“I tempi dell’antitrust sono stati rispettati come ampliamento detto dal sindacato, ha dichiarato Riccardo Marcelli della CISL Umbria, ora l’anno nuovo si aprirà con l’avvento della nuova proprietà. C sarà l’interlocuzione con le organizzazioni metalmeccaniche per quello che riguarda il piano industriale. Altra cosa è invece l’accordo di programma che stiamo chiedendo ormai da diverse settimane al Governo, alla Regione, alle istituzioni tutte e alla politica perché dobbiamo cogliere l’occasione di questo cambio storico per dare a Terni una nuova dignità che parta dalla sostenibilità ambientale, economica e sociale, ma che riguardi tutto il territorio soprattutto su due temi quello dell’energia e quello delle infrastrutture.”