In altra parte del nostro giornale abbiamo parlato del decreto legge varato ieri sera dal Governo che affida le controversie relative a iscrizione e ad ammissione ai campionati al Tar del lazio escludendo i giudizi della giustizia sportiva, ritenuta evidentemente inaffidabile e intempestiva nei giudizi da prendere, e questa mattina è arrivata anche la reazione del presidente, Stefano Ranucci, che estrapoliamo da un’intervista effettuata a Radio Cusano Campus.
“Ormai siamo abituati ad aspettarci di tutto la sera prima di andare a dormire, come quel famoso 13 agosto. Ormai le notizie arrivano sempre di sera. Quella che è arrivata ieri sera è importante, ci ripaga un po’ degli sforzi e delle battaglie che stiamo conducendo per riavvicinarci alla giustizia. Ci sono due righe nel decreto sicurezza che dicono: ‘escludendo quindi la competenza degli organi di giustizia sportiva’. Beh, sono due righe molto importanti, anche perchè sono all’interno di un decreto che parla di cose molto più serie. Come dice il nostro Patron, il calcio è la cosa più seria fra le cose meno serie, quindi inserire una cosa di questo tipo in questo decreto è un bel segnale. Al di là del dove dobbiamo andare, è importante capire dove non si deve più andare. Questo è significativo, è stata data una spallata a certe abitudini e a certi atteggiamenti. Adesso dobbiamo continuare a far fronte comune, ci siamo riuniti ieri sera, oggi ci riuniamo di nuovo anche con gli avvocati della Lega Pro. Queste sono giornate fondamentali in quanto il 22 di ottobre non è lontano e, dato che sembra che la candidatura sia stata abbastanza delineata, questo è tutto un susseguirsi di vicende. Continueremo ancora a cercare la via giusta per arrivare ad avere giustizia. Non c’è stata nessuna lagna da parte nostra, chiediamo soltanto quello che ci spetta. Ho letto anche che potrebbe intervenire l’avvocatura di Stato, è un decreto importante”.