Fino al 5 giugno al CAOS – Centro Arti Opificio Siri di Terni ospita la quarta mostra della rassegna ‘Inside the CAOS’. Si tratta di “Simbiotica” di Dehors/Audela, un collettivo fondato da Salvatore Insana (videomaker, fotografo, regista) ed Elisa Turco Liveri (performer, coreografa) che situa la propria ricerca al confine tra la danza e le arti visive. Il duo lavora da sempre sull’indagine dei luoghi di confine, dove ibrido e indefinito si manifestano, riflettendo al tempo stesso sulle politiche dello sguardo. Gli interstizi del presente diventano per loro luoghi fisici e mentali ricchi di riflessi sociali e antropologici.
Per la project room Sala Ronchini del CAOS, Dehors/Audela propone un percorso video e fotografico incentrato sul corpo come elemento che ritorna, che irrompe, che emerge in relazione allo spazio, al tempo, alla luce, alle architetture e agli elementi naturali. Il percorso si snoda su un doppio binario che pone, da un lato, visioni centrate sul rapporto con il paesaggio naturale e, dall’altro, con quello antropizzato.
Nell’occasione di questa mostra è stato realizzato un volume omonimo che raccoglie le immagini delle opere esposte e le riflessioni di quattro autori – Piero Deggiovanni (Accademia di Belle Arti di Bologna), Pasquale Fameli (Università di Bologna e responsabile scientifico CAOS), Roberta Nicolai (direttrice artistica Teatri di Vetro, Roma) e Giacomo Ravesi (Università degli Studi Roma Tre) – che da anni seguono l’attività del duo.
Durante tutto il periodo della mostra, nel foyer del Museo CAOS, è proiettata inoltre l’opera inedita Home_External_Terni, realizzata nel luglio 2019 in occasione della residenza di Compagnia Stalker_Daniele Albanese, all’interno del programma C.u.r.a. Centro umbro di residenze artistiche.
Home_external è un dialogo in continua espansione tra il corpo del coreografo Daniele Albanese, lo sguardo del videomaker Salvatore Insana e i paesaggi attraversati durante le varie tappe di creazione del progetto coreografico/performativo Home, che dal 2019 produce formati modulabili a partire dall’idea di ‘casa’ in quanto archivio personale, funzionale, emotivo – quindi luogo dell’identità – in relazione a un mondo in continuo mutamento come quello contemporaneo.