Si è svolto al Palasì di Terni il convegno L’Economia Sostenibile, un tavolo di confronto incentrato sulle tematiche della sostenibilità d’impresa.
L’evento ha inoltre inaugurato la mostra Economia Fraterna che sarà possibile visitare negli spazi del Salone Bazzani fino al 9 aprile.
A intervenire il Presidente di Pagine Sì! Sauro Pellerucci, Stefano Bonanni dell’Associazione San Giuseppe Imprenditore, Fra Felice Autieri del Sacro Convento di Assisi e Vincenzo Boccia, Presidente Luiss.
A introdurre l’iniziativa è stato Sauro Pellerucci con una riflessione sul concetto di impresa sostenibile e sulla necessità di saper compiere un percorso aziendale in linea con i principi di armonia e lavoro responsabile: “Se un gruppo di lavoro responsabile, e pronto al cambiamento, ricerca l’armonia all’interno e all’esterno dell’azienda, senza perdere di vista che la prima delle sostenibilità riguarda il bilancio economico, allora sta compiendo un‘impresa sostenibile. Senza un bilancio finanziario in equilibrio non c’è possibilità di azione. Ci sono quattro termini che ogni azienda dovrebbe tenere bene a mente nel proprio percorso di crescita: la resilienza, l’inclusività, la generatività e infine l’etica, cioè il desiderio di cimentarsi in business la cui affermazione permette un miglioramento della società” ha affermato il Presidente Pellerucci, approfondendo la sua riflessione proprio sulla eticità di poter trarre un profitto facendo del bene:
“In questo caso dobbiamo permettere al nostro senso etico -ha aggiunto – di fare un passo avanti e andare oltre la visione apparente e il luogo comune, poiché se non fosse lecito guadagnare facendo del bene allora ci resterebbero due alternative, guadagnare facendo del male o fare del bene solo nel tempo libero dalle attività lavorative, il che sarebbe un concetto troppo riduttivo per una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Sul concetto di valore etico dell’economia si è sviluppata la riflessione di Fra Felice Autieri del Sacro Convento di Assisi che, attraverso una analisi della figura di San Francesco, ha offerto una approfondita chiave di lettura del rapporto tra economia e francescanesimo: “Non è il denaro in sé per sé il problema – ha detto Fra Felice – quanto l’uso che se ne fa. Bonaventura ad esempio distingueva tra ciò che era necessario e ciò che era superfluo: quando si genera un guadagno giusto e ragionevole l’economia gira e ciò favorisce l’imprenditore e l’economia intera”.
Un comportamento , quello francescano, che trova riscontro nella operatività, linea perseguita anche da importanti realtà come l’Associazione San Giuseppe Imprenditore, presieduta da Fabio Bonanni, che da anni è al fianco degli imprenditori per supportarli nei momenti di difficoltà:
“La nostra Associazione nasce con lo scopo di far conoscere la figura dell’imprenditore e sostenere un’immagine etica dell’imprenditoria; nel 2018 abbiamo istituito il Premio Impresa Etica per valorizzare l’azienda che nell’anno ha saputo esprimere il maggiore impegno etico. Ma non solo: abbiamo istituito il Telefono Arancione, uno strumento che ci consente di dialogare e supportare gli imprenditori in difficoltà tendendo loro una mano con il nostro ascolto e la nostra esperienza” ha affermato Bonanni.
Sul senso di comunità e di armonia tra imprese sostenibili si è articolato l’intervento del Presidente Luiss Vincenzo Boccia, il quale abbracciando quanto espresso in apertura dal Presidente Pellerucci, ha sostenuto l’importanza di saper perseguire il proprio percorso d’impresa tenendo sempre presente il senso di comunità: “ Occorre recuperare il senso di comunità che in questo momento particolare nel quale stiamo vivendo, l’attualità ce lo mostra, viene sempre meno. La guerra ci fa capire quanto sia importante il senso di comunità, sia al di fuori che all’interno dell’impresa – ha detto il Presidente Boccia – le imprese non sostenibili non sono imprese, non esistono. Semplicemente, sono altro. Il lavoro è il fattore di coesione della comunità e viene sviluppato all’interno dell’impresa. Occorre condividere una visione comune senza andare contro l’altro, perché il senso di comunità, a volte, si trova anche nella diversità”.
In chiusura dei lavori è stato proiettato il film “Cantico Economico” di Giampiero Pizzol, nato da un’idea di Oreste Bazzichi, che indaga il rapporto tra uomo e denaro.
La mostra Economia Fraterna è a cura di Felice Autieri, Domenico Paoletti, Oreste Bazzichi e Paolo Capitanucci e sarà visitabile al PalaSì! di Terni fino al 9 aprile.