E’ stata condannata a 20 mesi di reclusione, con la sospensione della pena subordinata al pagamento di oltre 500 mila euro di provvisionale, una ternana ex amministratrice di condominio, accusata di truffa e appropriazione indebita, per essersi impossessata del denaro destinato alle utenze di cinque diversi immobili (circa 400 famiglie) da lei gestiti, tra Terni e Spoleto.
La sentenza, con rito abbreviato, è stata emessa dal Giudice monocratico di Terni. La difesa della donna ha annunciato il ricorso in appello.
Le indagini vennero svolte, tra il 2014 ed il 2015, dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza. Secondo quanto ricostruito, la donna avrebbe provveduto al pagamento di una minima parte delle fatture di acqua, luce e gas degli immobili, per evitare il distacco delle utenze, distraendo, per sé, le somme di denaro tramite l’incasso diretto o il versamento su conti correnti personali.