La sezione ternana dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani non ci sta e torna alla carica affinché anche gli odontoiatri e i propri dipendenti vengano inclusi tra coloro a cui è data facoltà di accedere alla prima fase della vaccinazione anti Covid-19.
“Andi Terni, in assoluta sintonia con il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Terni Giuseppe Donzelli e del Presidente della Cao Franco Borsaro, manifesta il pieno disaccordo con la scelta dell’Assessore alla Sanità Umbra Luca Coletto ed i suoi collaboratori di escludere gli odontoiatri e gli altri medici libero professionisti privati dalla fase 1 della di vaccinazione. Inclusione a più riprese indicata come prioritaria anche dal Viceministro della Sanità Sileri e ormai recepita da settimane da molteplici altre Regioni, si legge nella nota dell’Andi, che hanno incluso nelle categorie prioritarie odontoiatri, medici di libera professione e personale di studio. Nei giorni scorsi poi, è stato deciso di consentire la vaccinazione con il vaccino Astrazeneca che, per la sua minore copertura, è stato raccomandato dall’AIFA per persone non particolarmente esposte al contagio e per una fascia di età (under 55) a rischio ridotto.
Gli odontoiatri lavorano quotidianamente a 30 cm. dalla bocca del paziente (il quale è ovviamente senza mascherina). I colleghi medici che qualche mese fa, ad inizio pandemia, hanno affrontato per primi i pazienti COVID li chiamavamo eroi.
Non crediamo assolutamente che esistano differenze sul valore della vita tra un medico pubblico ed uno privato.
L’odontoiatria in Italia è privata per scelta dello Stato e non dei professionisti, spiega l’Andi, per gli alti costi che richiede in attrezzatura e personale, e l’odontoiatria privata assicura circa il 95% delle prestazioni erogate ai pazienti in questo Paese.
Escludere gli odontoiatri over 55 che lavorano e con loro gli altri colleghi medici libero professionisti dalla prima fase della vaccinazione è risultata e risulta francamente una scelta incomprensibile oltre che pericolosa. Riterremo gli artefici di questa incomprensibile discriminazione, conclude la nota dell’Andi, responsabili di qualunque caso di Covid dovesse riguardare medici, odontoiatri e personale di studio”.