Prendo in prestito la frase pronunciata dalla signora Michela: “questa è una palazzina di Classe A in mezzo a una urbanizzazione in classe Z”, che ben fotografa la situazione in via Papa Benedetto III, al quartiere San Giovanni.
Una bella palazzina di recente costruzione, è di appena 6 anni. Tutto il resto intorno, però, non c’è. Non c’è stata nessuna altra opera di urbanizzazione. La strada comunale, la cosa più semplice, dunque, non è stata realizzata. E’ sterrata. Nel frattempo si sono formati degli avvallamenti, “diciamo dei veri e propri crateri che non si sa come evitarli e poi immagini cosa accade quando piove e si riempiono di acqua.”
E’ una via (anche questa, come via dell’aquila di cui ci siamo occupati qualche giorno fa), scarsamente illuminata. Se non fosse per il campo di calcio dell’Olympia Thyrus, illuminato per buona della serata, sarebbe buio pesto. Il buio che cala quando i riflettori si spengono, intorno alle ore 22,30.
E dell’oscurità ne approfittano i soliti incivili. Il campo adiacente, infatti, dove originariamente sarebbe dovuta sorgere una palazzina gemella a quella di cui stiamo parlando, viene utilizzato a mo’ di discarica. Vi hanno buttato perfino una gru, e sono 4 anni che sta lì e non c’è verso di farla portare via. Insieme alla gru ci sono stracci, carriole, secchi di plastica, materiale edile di risulta. Un televisore l’ASM l’ha rimosso.
“Poco tempo fa – ci dice Michela – ci hanno buttato anche la porta di un ascensore. Abbiamo fatto le nostre indagini, abbiamo individuato il padrone del furgone dal quale era stata scaricata la porta e gli abbiamo intimato di riportarsela via, altrimenti lo avremmo denunciato. Dopo un paio di giorni è venuto a riprendersela.”
Viene spontaneo domandarsi in quale altro luogo l’avrà buttata quella porta di ascensore.
In definitiva i residenti chiedono soprattutto due cose: che si asfalti la strada, o quanto meno si tappino i crateri di cui è costellata e che la strada venga illuminata. Non sembrano richieste così strane.
“Abbiamo già inviato più volte foto e petizioni al comune, ma niente. La risposta è sempre quella: non ci sono i soldi. Le promesse tante ma poi ci hanno proprio abbandonato.”