A Palazzo Gazzoli, su iniziativa dell’associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, il Liceo Donatelli di Terni è stato protagonista della cerimonia dedicata al Giorno della Memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali. “I giovani ricordano la Shoah”, nella piena convinzione che la distanza temporale di quella immane tragedia non ne smorzi l’orrore, questo il titolo dell’iniziativa. “Il Giorno della Memoria” dovrebbe essere il giorno “delle Memorie”, si legge nel depliant che accompagna l’iniziativa, necessario per parlare di tutto, per edificare un mondo di pace, di eguaglianza, di giustizia sociale. Tenere viva la memoria affinché ciò che è accaduto non si ripeta è il lascito di Primo Levi secondo cui ciò che è successo può ancora succedere perché è stato partorito da uomini, non da mostri. Pertanto la memoria deve essere rinvigorita quotidianamente. Come ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “Auschwitz, con i suoi reticolati, le camere a gas, le baracche, i forni crematori non ci abbandona. Al contrario, ci interpella costantemente, ci costringe ogni volta a tornare sul ciglio dell’abisso e a guardarvi dentro, con gli occhi e la mente pieni di dolore e di rivolta morale”.
Abbiamo raccolto la testimonianza di Fausto Manasse, di famiglia ebraica, che a Palazzo Gazzoli ha affrontato il tema “La manipolazione dell’immagine, la propaganda, i mezzi di comunicazione di massa del tempo.”